«Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta». Con una delle più note citazioni di Piero Calamandrei vogliamo augurare a tutti i nostri lettori un buon 25 aprile. Sono parole che non avrebbero bisogno di ulteriori commenti, e che da sole basterebbero a mettere a tacere chi a questa ricorrenza vuole a tutti i costi dare un colore, oppure cancellarla del tutto. Tempo fa, parlando di Tiziano Terzani, invitavamo a riappropriarci dei nostri luoghi per scoprire in essi una miniera di memoria, «uno specchio del mondo, una finestra sulla vita». Ecco, oggi è il giorno perfetto per immergersi in questo viaggio da fermi, per riscoprire nel nostro territorio, ovunque siamo, la testimonianza del passaggio di una Storia di cui tutti siamo figli. Chi si trova a Legnano, sul sito dell’Anpi trova il programma della commemorazione. Tra l’altro la sezione della città è intitolata a Mauro Venegoni, ucciso dalle camicie nere a Busto Arsizio il 31 ottobre 1944, ulteriore, tragica traccia del fatto che la storia della liberazione dalle truppe nazifasciste è una sola, da Nord a Sud.

Il messaggio che vogliamo lanciare è proprio questo: torniamo a commemorare il 25 aprile come festa nazionale di un popolo che lotta per la libertà. «Abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c’era, per chi non c’era e anche per chi era contro», disse Arrigo Boldrini in un suo intervento del 1994. Cerchiamo di ricordarcelo anche oggi, in un’epoca in cui gli spazi di libertà tendono pericolosamente a ridursi. Non nella maniera esplicita della reclusione o del confino, ma con la sottile arma dell’impoverimento culturale e della somministrazione del seme dell’indifferenza. Torniamo con i piedi dentro alla nostra realtà, al nostro percorso. Restituiamo la parola a Calamandrei per la chiosa: «La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico. La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare».