Non ve la diamo come notizia, ma come qualcosa su cui porre l’attenzione da qui in avanti: forse tra i giovani leggere libri sta diventando qualcosa di popolare, di cool. Un articolo uscito su The Week comincia infatti così: «Ecco un consiglio per gli anziani che vogliono tenersi al passo con le ultime tendenze dei giovani: andate in biblioteca».

È un «sorprendente colpo di scena della Gen Z» (i giovani nati tra il 1997 e il 2012), scrive il Guardian. Non vi sarà sfuggito che non stiamo parlando di lettori italiani, almeno fin qui. Non siamo riusciti a trovare dati che confermino questa possibile tendenza per l’Italia, ma alcune delle cose che troverete scritte dalle varie fonti di questo articolo fanno sospettare che qualcosa stia succedendo anche da noi. Più avanti si fa infatti riferimento a comunità di lettori che si formano sui social media, soprattutto Instagram e TikTok, e sappiamo come le tendenze su quelle piattaforme siano molto efficienti nel diffondersi su scala planetaria.

Ma prima di arrivare ai social media, The Conversation scrive che secondo una ricerca i Gen Z e i millennial negli Stati Uniti preferiscono i libri stampati rispetto agli e-book e agli audiolibri, il che si è tradotto in un improbabile rapporto d’amore con le loro biblioteche locali. Questo è forse dovuto, tra le altre cose, al fatto che le biblioteche sono dalle dinamiche commerciali che permeano qualunque altro servizio: non ci sono pubblicità e tariffe in biblioteca.

Anche gli intervistati della Gen Z che non si identificano come lettori, secondo lo studio, amano frequentare la biblioteca, alla ricerca di eventi, corsi o semplicemente per trovare una comunità. Questo perché le biblioteche moderne non offrono più solo materiale di lettura, ma anche servizi e occasioni di socializzazione.

Un fenomeno emerso dai lockdown del 2020, spiega The Week, è stato BookTok, una nicchia di TikTok dove i giovani lettori vanno a cercare nuovi titoli, condividono le loro opinioni e si mettono in contatto con gli autori. Questa sottocultura ha creato bestseller e ha generato miliardi di visualizzazioni per la piattaforma.

Alcuni critici affermano che BookTok abbia “mercificato la lettura”. Come per qualunque prodotto, gli influencer possono infatti trasformare alcuni libri in successi e ignorare opere meritevoli. La tecnologia, secondo questa interpretazione, avrebbe quindi trasformato la lettura in un’altra versione della “fast fashion”.

Difficile dire quanto questa tendenza si stia affermando anche in Italia. Per le biblioteche, raccogliamo questo dato interessante che riguarda le biblioteche di Trento. Nel 2023 hanno registrato un aumento delle presenze del 33 per cento rispetto al 2022 e hanno anche fatto registrare un abbassamento dell’età: «Fino al 2022 era quella degli universitari la fascia di giovani che frequentava di più la biblioteca. Ora ci sono anche molti adolescenti», ha detto la capo ufficio del servizio biblioteca e archivio storico del Comune di Trento, Eusebia Parrotto.

Da notare anche che, almeno in città come Bologna, Milano o Roma, sono sempre più attive le librerie indipendenti, che con i loro club di lettura coinvolgono nuove persone alla lettura e alla socializzazione.

(Foto di Eliabe Costa su Unsplash)

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