La salute dei suoli è fondamentale, eppure essi devono affrontare una moltitudine di minacce. Oltre il 60% dei suoli dell’UE è interessato da processi di degrado, quali squilibri dei nutrienti, acidificazione e compattazione. Questi problemi non solo mettono a rischio la sicurezza alimentare, ma hanno anche importanti ripercussioni sulla fornitura di servizi ecosistemici essenziali. Le torbiere, ad esempio, che svolgono un ruolo cruciale nella cattura del carbonio, sono soggette a degrado, riducendo la loro capacità di mitigare i cambiamenti climatici. È quanto emerge dall’ultimo rapporto sullo stato dei suoli in Europa, del Joint Research Centre.

Un altro documento, l’Emissions Gap Report 2024, pubblicato dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), sottolinea l’urgente necessità di un’azione globale per il clima, avvertendo che l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C è a serio rischio. I Paesi stanno attualmente preparando la prossima serie di impegni per il clima, che dovranno presentare all’inizio del prossimo anno. Il rapporto sottolinea che l’ambizione senza azione è inutile e chiede un “salto di qualità” nei livelli di impegno per riportare le emissioni globali sulla giusta strada.

Entrambi i rapporti sottolineano l’interconnessione delle sfide ambientali, con il degrado del suolo che svolge un ruolo importante nel cambiamento climatico, evidenziando la necessità di un’azione trasformativa in tutti i settori, inclusa una transizione dai combustibili fossili e un maggiore impegno nella conservazione e nel ripristino degli ecosistemi. Un suolo sano è essenziale per sostenere un’agricoltura sostenibile, migliorare la biodiversità e mantenere l’equilibrio dei sistemi naturali.

Il rapporto sullo stato dei suoli suggerisce che le iniziative di citizen science possono svolgere un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella comprensione dello stato di salute del suolo. Nei progetti di citizen science, le persone possono contribuire alla raccolta e all’analisi dei dati, colmando il divario tra la ricerca scientifica e la comprensione pubblica. Il rapporto invita inoltre a rafforzare la cooperazione tra scienziati, politici e cittadini per sviluppare e attuare strategie di gestione del suolo efficaci. Questo approccio partecipativo si allinea all’appello dell’Emissions Gap Report a una collaborazione globale per affrontare la crisi climatica.

Entrambi i documenti delineano un quadro problematico delle sfide ambientali che l’Europa e il mondo devono affrontare. La natura interconnessa di queste sfide richiede una risposta globale e coordinata. Nei prossimi mesi sarà fondamentale l’azione globale a favore del clima, in quanto i Paesi definiranno i loro nuovi impegni. È essenziale che questi impegni riflettano l’urgenza della situazione e traducano le ambizioni in azioni concrete. Allo stesso tempo, per affrontare il degrado del suolo è necessario passare a pratiche di gestione sostenibile del territorio e aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione. Il futuro del nostro pianeta dipende dalla nostra capacità di affrontare queste sfide e di tracciare un percorso verso un futuro sostenibile.

(Foto di Alicia Christin Gerald su Unsplash)

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