Spesso si sente dire che la vitamina B12 può aiutare a combattere la stanchezza e ad aumentare i livelli di energia. Ma è proprio così?

A rispondere è la medica e divulgatrice Trisha Pasricha sul Washington Post: «Non ci sono benefici comprovati nell’assunzione di vitamina B12 per la stanchezza, a meno che non si abbia una carenza che causa anemia». Quindi, prima di assumere integratori, la cosa migliore da fare è chiedere al vostro medico una semplice serie di esami del sangue per rilevare i livelli di vitamina B12 e i biomarcatori correlati.

Se si riscontra una carenza di questa vitamina, allora sì, è bene assumere un integratore, scrive il Post. Per tutti gli altri, vale sempre il consiglio per cui, ove possibile, meno è meglio. Piuttosto che assumere un integratore senza un beneficio confermato, meglio quindi parlare col proprio medico di altri modi per aiutare i livelli di energia, tra cui apportare modifiche allo stile di vita o fare esami per escludere potenziali problemi medici come le malattie della tiroide.

A cosa serve la vitamina B12?

La vitamina B12 è utile per diverse funzioni biologiche, tra cui il metabolismo e la produzione di cellule sanguigne sane, spiega il Post. Come detto, se la stanchezza è legata a un problema di anemia, un’integrazione può rendersi utile. Un basso livello di B12 può infatti portare a un’anemia in cui le cellule del sangue diventano grandi in maniera anomala. Anche alcuni sintomi neurologici, come difficoltà a camminare, intorpidimento o problemi psichiatrici, possono essere dovuti a una carenza di vitamina B12.

L’errore da non fare è vedere la B12 come un rimedio generico per dolori muscolari, artrite, insonnia o debolezza generalizzata (in assenza di anemia).

Come spiega l’articolo sul Post, alcuni gruppi di persone sono più a rischio di carenza e farebbero quindi bene a verificare la cosa con il proprio medico. Tra questi:

  • Anziani. Alcune persone di età superiore ai 65 anni presentano una carenza legata alla riduzione di acidità nello stomaco, che rende più difficile l’assorbimento della vitamina B12 presente negli alimenti.
  • Vegani o vegetariani. È risaputo che una dieta completamente vegana espone al rischio di una carenza, che andrebbe integrata.
  • Anemia perniciosa o altre malattie autoimmuni. Nell’anemia perniciosa, l’organismo produce anticorpi che interferiscono con l’assorbimento della vitamina. Chi ha questo problema deve seguire una terapia a base di B12 per tutta la vita. La carenza è frequente anche nelle persone affette da altre patologie autoimmuni, come la vitiligine o la tiroidite.
  • Chirurgia gastrointestinale. Le persone con una storia di bypass gastrico o di altri interventi chirurgici o malattie (come la celiachia o il morbo di Crohn) possono essere più esposte a una carenza di B12.
  • Persone che assumono alcuni farmaci a lungo termine che riducono l’acidità.

Come aumentare la B12 in modo naturale?

La vitamina B12, spiega il Post, è naturalmente presente nelle proteine di origine animale, tra cui la carne, il pesce, le uova e i latticini (curiosità: è particolarmente presente nelle vongole e nel fegato di manzo).

Se si segue una dieta completamente vegetale, si può comunque ottenere una quantità adeguata di vitamina B12 da alimenti fortificati. Alcuni cereali e molte marche di latte vegetale presentano dei prodotti arricchiti con B12, così come il lievito nutrizionale, un condimento usato nelle ricette vegane per il suo sapore simile al formaggio.

(Foto di Supliful – Supplements On Demand su Unsplash)

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