Divergenti le cifre sulle prenotazioni per vacanze estive nel Mezzogiorno. Positive quelle del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla: Basilicata +25,5 per cento, Calabria +17,4 per cento, Sicilia -2,2 per cento e Sardegna -2,5 per cento. Secondo Angelo Capodicasa (Pd), però, l’isola di Lampedusa starebbe colando a picco sotto un -95 per cento delle prenotazioni rispetto al 2010. Importa poco chi abbia ragione, quel che è certo è che dalle parti di Lampedusa tira brutta aria per le imprese turistiche.
«Lampedusa rappresenta la più evidente e bistrattata punta di un iceberg che vede in difficoltà tutte le isole di Sicilia –ha dichiarato Christian Del Bono, presidente Federalberghi isole minori della Sicilia-, soprattutto sui mercati stranieri che percepiscono la nostra regione come confinante con il nord Africa e dove la condizione di doppia insularità scoraggia ulteriormente i visitatori in periodi di incertezza economica e socio-politica. A questo bisogna aggiungere i problemi subiti con la chiusura, prima, e parziale utilizzo poi dell’aeroporto di Trapani Birgi, e l’impiego sia pure saltuario di Pantelleria come base di partenza per alcuni mezzi militari aerei». L’appello delle associazioni degli albergatori delle isole è chiaro: «Si passi agli interventi agevolativi in favore delle imprese e agli incentivi diretti sulle compagnie aree e sulla domanda finale». Vale la pena ricordare che il Ministero del turismo figura tra quelli “senza portafoglio” (bisognerebbe infatti parlare di dipartimento, visto che non pertiene a un dicastero), e quindi ha competenze e funzioni molto limitate. Cosa che sorprende, vista l’importanza che ha il turismo in un Paese come il nostro. Per questo motivo, proponiamo una formula di finanziamento diretto da parte dei nostri lettori. La formula è semplice: voi andate in vacanza a Lampedusa (o altre isole e località del Sud poco battute), contribuendo all’economia dei luoghi e scongiurando il fallimento delle numerose micro-imprese turistiche che vi operano, e in cambio riceverete le impagabili sensazioni che può offrire una vacanza in quelle terre meravigliose. Qualcuno ha già iniziato a mettere in campo iniziative per favorire i viaggi sull’isola, come la compagnia aerea Blu-Express. Siamo sicuri che molto di più si possa fare, ma intanto un piccolo incentivo c’è.
A monte, andrebbe risolto il problema della gestione della migrazione dalle coste africane, dovuta agli scontri che stanno avvenendo nel Maghreb da alcuni mesi. «Non vogliamo creare un nuova Ellis Island o Guantanamo –ha detto il professor Pietro Busetta, assessore allo Sviluppo Economico, Beni culturali e Identità isolane del Comune di Lampedusa e Linosa-. La nostra è un’isola di 6mila abitanti, che ha bisogno di soluzioni alternative. Per gestire l’emergenza profughi in Italia servono 50 milioni di euro: è il costo di due chilometri di autostrada. La democrazia nei Paesi del Nord Africa -ha aggiunto Busetta- porterà a un aumento dei flussi. Ma il Nord Africa che si è risvegliato è anche un’opportunità incredibile per noi. Se loro vengono da noi, noi possiamo andare da loro. Il Mediterraneo deve tornare a essere un mare che unisce». Totalmente d’accordo.