Ha cominciato a circolare da alcuni giorni negli Stati Uniti un’importante campagna sull’autismo, dal titolo “Learn the signs”, che si potrebbe tradurre con “Impara a riconoscere i segnali”. È rivolta a persone con figli e si propone di sensibilizzarli verso la conoscenza dei principali sintomi di disturbo dello spettro autistico. Concretamente, la campagna consiste in una serie di spot, realizzati utilizzando tecniche 3D e di stop-motion, in cui si raccontano le vicende di un bambino che mostra di essere simile agli altri, ma di avere alcuni comportamenti un po’ particolari.
Le storie sono ispirate alla vita di Jacob, un ragazzo autistico che sta progressivamente facendo passi avanti per migliorare la qualità della sua vita. Come il personaggio dello spot, Jacob ha iniziato a parlare molto tardi, intorno ai quattro anni. Ma è già un bene che ci sia riuscito visto che, per alcuni soggetti con questo disturbo, il linguaggio è un canale che non si riesce proprio ad attivare. Nello spot di lancio della campagna sono mostrate, attraverso metafore, altre caratteristiche che possono aiutare i genitori a leggere in maniera più consapevole i comportamenti dei propri figli: la difficoltà di guardare le persone dritto negli occhi, la sensibilità alla luce e ai rumori, alcuni comportamenti ripetuti ossessivamente, oltre alla succitata difficoltà di comunicazione.
Una diagnosi precoce è la chiave per un intervento tempestivo, che può permettere di fare più progressi nell’affrontare una sindrome che per molti aspetti resta ancora misteriosa. Non è l’unica iniziativa in questo senso lanciata negli Stati Uniti: anche i popolari Muppet si sono mobilitati creando un sito apposta dal nome “Sesame Street and Autism”, in cui mostrano in video la vita di bambini affetti da diversi livelli di autismo. È stato introdotto anche un nuovo personaggio, di nome Julia, che presenta tutti i sintomi di questo disturbo, e che nei cartoni animati (per ora solo quelli trasmessi sul web) interagisce con gli altri mostriciattoli della serie. Nello storybook consultabile online, si può vedere Elmo giocare con Julia, e scoprire così che a entrambi piacciono più o meno le stesse cose, solo che Julia le fa in modo un po’ diverso.
Purtroppo in Italia mancano campagne di questo tipo. Informare ed educare i genitori a interpretare i comportamenti dei propri figli resta uno strumento fondamentale per poter intervenire tempestivamente. L’autismo è una sindrome ancora poco conosciuta, sulla quale sarebbe quindi importante promuovere iniziative di sensibilizzazione. Secondo le ultime Linee guida pubblicate dall’Istituto superiore di sanità (aggiornate a ottobre 2015), «Una prevalenza di 10-13 casi per 10mila sembra la stima più attendibile per le forme classiche di autismo, mentre se si considerano tutti i disturbi dello spettro autistico la prevalenza arriva a 40-50 casi per 10mila. Vanno comunque condotti ulteriori studi in relazione agli aumenti di prevalenza delle patologie autistiche, che in questi ultimi tempi sono stati segnalati soprattutto dai paesi anglofoni, e che porterebbero la prevalenza dei disturbi dello spettro autistico a 90/10mila. Questi dati devono essere confrontati con quelli che si possono ricavare dai sistemi informativi delle regioni Piemonte ed Emilia- Romagna, che indicano una presa in carico ai Servizi di neuropsichiatria infantile di minori con diagnosi di autismo rispettivamente di 25/10mila e 20/10mila». Anche i contorni del fenomeno sono dunque ancora tutti da tracciare.
Una buona notizia per la cura dell’autismo arriva da Milano, visto che il 10 novembre è stata inaugurata nel parco del quartiere Gorla la “Casa solidale”, una struttura di 620 metri quadrati che saranno occupati per un terzo da associazioni che si occupano di autismo. Una bellissima novità per tutti gli abitanti di quel territorio, ma che non sostituisce la necessità di una vera campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema. Così magari finiranno di circolare certe “bufale” sulla correlazione tra vaccini e autismo (smentita finalmente qualche giorno fa anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin).