Il fondo istituito nel 2022 dal governo Draghi non è stato rinnovato, perché i disturbi del comportamento alimentare sono stati inseriti nei livelli essenziali di assistenza. Al momento però i fondi non sono stati assegnati. Ne scrive ValigiaBlu.
«Io sono la parte tagliata del progetto», dice Valentina (ndr nome di fantasia per motivi di privacy) a Valigia Blu. Il contratto di Valentina, una dietista di un’azienda sanitaria locale (ASL) di Roma, si è concluso a causa della fine del progetto di potenziamento legato ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) per cui era stata assunta. A differenza dei suoi colleghi dipendenti strutturati della ASL, tra cui la dietista Elena (ndr nome di fantasia), Valentina lavorava con un contratto di collaborazione a partita Iva a partire da settembre 2023.
Il servizio per i DCA nella ASL era stato creato nel 2021, prima ancora dell’arrivo di fondi specifici, e si era progressivamente rafforzato con l’aumento della domanda post-Covid, spiegano Elena e Valentina. Con l’arrivo dei finanziamenti nel 2022, l’ASL aveva potuto potenziare l’ambulatorio, assumendo due dietisti, tra cui Valentina, e un educatore.
Questo ha permesso di migliorare i servizi della ASL, aumentando il numero di pazienti seguiti e offrendo attività come gruppi di supporto e merende assistite, racconta Valentina. «La cosa bella del potenziamento è stata proprio questo: potersi dedicare meglio ai pazienti e a dare possibilità di una cura di qualità anche ai casi non ancora cronicizzati», aggiunge.
Il 31 dicembre 2024 i fondi si sono esauriti e il contratto di collaborazione di Valentina, insieme a quello di altri professionisti, è scaduto. Durante gli ultimi mesi del progetto, il team ha cercato di ottimizzare le risorse rimaste, riducendo l’orario di lavoro e limitando alcune attività: «Davamo per scontato che i finanziamenti sarebbero stati rinnovati con continuità a partire da gennaio 2025, ma non è successo», dice Valentina.
Con l’ultima manovra finanziaria, il fondo nazionale dedicato al contrasto dei DCA, istituito dal governo Draghi con la legge di Bilancio per il 2022, è stato cancellato. Al suo posto, i DCA sono stati inseriti nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con una promessa di finanziamento di 250 milioni di euro. Ad oggi, però, questi fondi non risultano nel testo della manovra 2025, con il taglio conseguente di una serie di servizi pubblici dedicati alla cura e alla prevenzione del fenomeno.
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