L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta provocando effetti devastanti su tutto il paese, e a farne le spese sono soprattutto i civili. Le raffiche di missili colpiscono spesso di notte, quando le persone dormono, e il massimo che possono fare per sperare di non essere colpite è trasferirsi il prima possibile nei rifugi. Save The Children fa però notare che questo ha un effetto deleterio soprattutto per i bambini, che «rischiano di non sentire l’allarme durante il sonno e di non svegliarsi, e quindi di essere uccisi o feriti dai raid o dalla caduta di detriti».
Il diritto internazionale prevede che, anche in caso di conflitto, le strutture civili (case, scuole, ospedali) siano risparmiate, ma la Russia ha più volte e regolarmente violato questo obbligo.
«Kiev – spiega Save The Children, riportando fonti istituzionali ucraine – ha subito attacchi missilistici notturni in nove degli ultimi 10 giorni, con attacchi aerei “eccezionalmente intensi” verificatisi il 16 maggio. Quella notte la difesa aerea ha abbattuto 18 missili sulla città, creando una raffica di esplosioni che hanno provocato la caduta di detriti nelle zone residenziali».
Secondo l’aeronautica ucraina, a maggio sono stati lanciati sul paese 107 missili e circa 100 attacchi con droni, il 28 per cento in più rispetto ad aprile. Finora in Ucraina sono state registrate in totale 1.120 sirene antiaeree. Quasi la metà di esse è suonata di notte, tra le dieci di sera e le cinque del mattino.
«È puro terrore per i bambini svegliarsi di notte per orrori del genere ed essere costretti a rinchiudersi in bunker per ore invece di dormire sonni tranquilli – ha spiegato Sonia Khush, direttrice di Save the Children in Ucraina. –. Il bilancio sulla salute mentale e sul benessere dei bambini è già più che pesante dopo 15 mesi di guerra, e i continui attacchi aerei non fanno che aumentare l’immensa angoscia che hanno subito».
Dal 2022 l’Ucraina è diventata il paese più pericoloso per i civili che vivono in aree popolate. Le armi esplosive con un’ampia area di impatto hanno causato il 93 per cento di tutte le vittime civili.
Secondo le Nazioni Unite, dall’inizio della guerra, più di 24 mila civili sono stati uccisi o feriti. Di questi più di 1.500 sono bambini, anche se è probabile che le cifre reali siano molto più alte.
«Quando la sirena suona di notte, portiamo nostro figlio direttamente dal suo letto al corridoio. La nostra famiglia rimane lì fino a quando tutto non si calma», ha detto un membro dello staff di Save the Children che vive a Kiev con la moglie e il figlio di cinque anni. «Mio figlio non è infastidito da forti rumori notturni, ma le esplosioni lo svegliano. Fortunatamente, rimane calmo mentre è con noi. Ma al mattino si sente ansioso e irritato».
Save The Children spiega che il suo impegno in Ucraina, insieme ai partner locali, consiste nella gestione di una rete di spazi dedicati ai bambini e di centri di apprendimento digitale per consentire loro di «accedere a un’istruzione sicura e inclusiva, oltre offrire un supporto psicosociale che li aiuti a diminuire lo stress e a metabolizzare l’esperienza della guerra».
L’associazione opera in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie colpite dalla crisi che portò all’invasione della Crimea da parte della Russia. Sostiene anche le famiglie di rifugiati ucraini in tutta Europa e aiuta i bambini ad accedere all’istruzione e ad altri servizi essenziali per la loro crescita. «Chiediamo – spiegano sul loro sito – a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e sui diritti umani e garantire che i civili e case, scuole o ospedali siano protetti dagli attacchi».
(Foto di Benjamin Elliott su Unsplash)
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