Dall’eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili ai fondi per sostenere i costi dei danni causati dagli impatti della crisi climatica, un articolo della Thomson Reuters Foundation ripreso su Valigia Blu indica sei priorità su cui l’azione sui cambiamenti climatici dovrà intensificarsi nel 2022 per limitare il riscaldamento globale entro 1,5° C.

Taglio drastico e in tempi brevi delle emissioni. “C’è stata troppa enfasi sugli obiettivi di zero emissioni nette entro il 2050 ed è stata prestata poca attenzione a fare riduzioni significative entro i prossimi dieci anni”, ha affermato Robert Watson, ex presidente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Le proiezioni mostrano che le emissioni globali nel 2030 saranno ancora circa il doppio di quelle necessarie per limitare il riscaldamento a 1,5°C. I principali emettitori di gas serra dovranno raddoppiare i loro sforzi per ridurre in modo significativo l’inquinamento da carbonio in questo decennio. Lo sguardo è rivolto in particolare a Cina, Stati Uniti, India, Russia, Giappone e i paesi membri dell’Unione Europea. Alla COP 26 i governi hanno concordato di rivedere i loro piani d’azione per il clima ogni anno (invece che ogni cinque).

Eliminare i finanziamenti ai combustibili fossili. Ci si aspetta che i governi portino avanti l’eliminazione graduale dei loro finanziamenti ai combustibili fossili nei loro Stati e verso le economie in via di sviluppo dopo aver concordato alla COP26 di porre fine, anche se senza una scadenza, ai sussidi “inefficienti” per petrolio, gas e carbone. Secondo una stima del Fondo monetario internazionale i sussidi globali per i combustibili fossili ammontano a 6 mila miliardi di dollari all’anno. I contributi, i finanziamenti e l’assistenza tecnica per i combustibili fossili hanno fatto in modo che i costi di utilizzo di petrolio, gas e carbone per produrre energia si mantenessero bassi, ostacolando così il passaggio sempre più necessario alle fonti rinnovabili, scrive la Thomson Reuters Foundation. La crescita economica attraverso l’utilizzo dei combustibili fossili è uno degli “elefanti nella stanza” che deve essere affrontato quest’anno, ha detto Inge Andersen.

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(Foto di Li-An Lim su Unsplash)

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