Lo scrittore Enrico Brizzi (quello di Jack Frusciante è uscito dal gruppo) ragiona sul rapporto che lega gli amanti dei cammini e la lettura. Un estratto dal suo articolo per il Post.
In qualità di narratore e appassionato di cammini – a sufficienza, almeno, per coprire in una stagione la distanza fra il Tirolo e la Sicilia – mi ha sempre intrigato il rapporto fra zaini e libri. Che i primi possano con profitto contenere i secondi lo intendono anche i somari; la faccenda diventa interessante se si considera fino a che punto le vendite di zaini possano incentivare la vendita di libri. Ma procediamo con ordine.
La mania del camminare . Ora, non sfugge né e me né a voi che questa faccenda del camminare sta dilagando come non mai. Ognuno avrà esperienza di colleghi, sodali o cugini più o meno remoti che, di punto in bianco, hanno deciso di andare a trovare l’apostolo Giacomo nel suo sepolcro presso la cattedrale di Santiago. (L’anno scorso, giusto per spiegare bene le proporzioni del fenomeno, ci sono arrivati 446.000 peregrinos e peregrinas, con le donne in leggero vantaggio numerico sugli uomini e gli italiani – 28.649– al secondo posto fra gli stranieri dopo gli statunitensi)
La mania di Santiago è in crescita costante da un quarto di secolo, così a un certo punto anche al sottoscritto è venuta la curiosità di capire che cavolo ci facessero tanti novizi del cammino, gente che non si era mai spinta oltre l’itinerario ad anello parcheggio-polenta in rifugio-parcheggio, lungo un percorso che richiede settimane anche agli escursionisti più esperti. Fra le colline della Navarra e i castagneti del Leonese ho conosciuto centinaia di apprendisti camminatori, con i loro zaini nuovi e scarponcini nuovi e tenute da trekking, nuove anch’esse; li ho trovati generalmente in quello stato che il De Amicis sintetizzò con la mielosa espressione «stanchi ma felici». Anche i più provati sembravano increduli di sentirsi parte di una comunità, una repubblica in marcia, una pacifica orda che ammette e incoraggia rapporti informali, chiacchiere fra sconosciuti, condivisione. (Impressioni più dettagliate sull’esperienza del Cammino e i suoi frequentatori sono raccolte in questo volumetto dello scrivente) .
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