Secondo una ricerca del centro studi Idos, tra gli stranieri residenti in Italia prevalgono le donne: particolarmente attive nella partecipazione sociale e fondamentali per il welfare del Paese, ma ancora penalizzate nel lavoro e nella società. L’articolo di Redattore Sociale.
Le donne sono state protagoniste dell’immigrazione straniera in Italia sin dai suoi esordi, eppure la loro specifica condizione è stata a lungo trascurata: assimilata a quella degli uomini o identificata con ruoli marginali, passivi e stereotipati. “La storia dell’immigrazione femminile in Italia, con i relativi dati, parla invece di donne dinamiche, autonome nei loro percorsi e protagoniste delle loro vite, ma marginalizzate e schiacciate su posizioni subalterne da modelli di organizzazione sociale ed economica gerarchizzati per genere e cittadinanza, che le espongono a meccanismi di discriminazione”. Così il tema viene presentato nel libro “Le migrazioni femminili in Italia. Percorsi di affermazione oltre le vulnerabilità”, il primo studio socio-statistico del Centro Studi e Ricerche Idos e dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, che analizza il fenomeno in maniera organica. Il lavoro di ricerca verrà presentato il prossimo 28 febbraio a Roma.
Il lavoro
Per Idos, emblematica di tale situazione è la loro condizione occupazionale, “che da decenni resta ingabbiata in ambiti e ruoli occupazionali non solo svantaggiati, ma anche rigidamente predeterminati, i quali ne riducono sia le opportunità occupazionali sia la mobilità sociale e la visibilità nel mondo del lavoro e nella vita collettiva”.
Sebbene tra gli stranieri residenti in Italia a fine 2021 le donne siano il 50,9% (quasi 2,6 milioni), esse scendono al 42% tra gli occupati (949.000) per risalire al 52,5% tra i disoccupati (199.000). Inoltre, il loro tasso di occupazione (45,4%) è in assoluto il più basso, rispetto sia agli occupati complessivi (58,2%), sia alle donne italiane (49,9%), sia agli uomini stranieri (71,7%), dai quali sono distanziate di ben 26,3 punti percentuali (tra gli italiani il divario di genere è di 16,7 punti).
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(Foto del National Cancer Institute su Unsplash)
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