Secondo recenti studi, la campagna annuale Veganuary, che invita le persone a seguire una dieta a base vegetale nel mese di gennaio, sembra avere un impatto duraturo sull’atteggiamento dei partecipanti nei confronti del consumo di carne o prodotti di derivazione animale. Se molte persone si trovano a dover affrontare il “paradosso della carne”, ovvero il contrasto tra il loro amore per la carne e le preoccupazioni per il benessere degli animali, Veganuary cerca di sfidare le abitudini di consumo consolidate.
Le diete a base vegetale sono sempre più gustose ed economiche in molti Paesi. La loro adozione risparmierebbe la vita di oltre 80 miliardi di animali all’anno e causerebbe il 75% di danni ambientali in meno rispetto alle diete a base di carne.
La campagna, che ha registrato una crescente partecipazione sin dal suo inizio nel 2014 (l’anno scorso hanno aderito 25 milioni di persone, secondo il sito della campagna), ha dimostrato di ridurre in modo significativo il consumo di carne. La ricerca condotta da Veganuary mostra che oltre l’80% dei partecipanti alla campagna mantiene una notevole riduzione del consumo di carne anche sei mesi dopo, riducendolo della metà e anche oltre. Ciò è in parte dovuto a un cambiamento nel modo in cui i partecipanti vedono la carne e se stessi.
Come commentano alcuni ricercatori (non collegati in alcun modo alla campagna Veganuary) su The Conversation, gli studi dimostrano che le persone che riducono o evitano il consumo di carne iniziano a vederla in modo diverso: molti riferiscono una diminuzione del gradimento per la carne e alcuni sperimentano addirittura una sensazione di disgusto. Questo “disgusto per la carne” sembra essere un fattore significativo, in quanto chi ne soffre reagisce all’idea di consumare carne in modo simile a come coloro che mangiano carne reagiscono al pensiero di mangiare carne di cane, esseri umani o addirittura feci. Questi sentimenti negativi verso la carne possono spiegare perché rinunciare alla carne a lungo termine non è così difficile come molti potrebbero pensare.
Partecipare a Veganuary può anche cambiare il modo in cui si percepiscono le persone, che talvolta passano dall’identificarsi come onnivori a vedersi come “reducetariani” o “non carnivori”. Questi cambiamenti nella percezione di sé, insieme al miglioramento delle abilità pratiche e delle conoscenze sulle diete a base vegetale, sono associati a un maggiore successo nella riduzione del consumo di carne.
Nonostante esistano alcune criticità, come la gestione di situazioni sociali legate al cibo, la mancanza di opzioni a base vegetale quando si mangia fuori e la percezione della scomodità della cucina a base vegetale, la campagna Veganuary dà la possibilità di iscriversi a una newsletter con ricette e consigli. Inoltre, le promozioni dei supermercati e dei ristoranti sul cibo vegano durante il mese di gennaio rendono più facile la transizione.
Per chi è diffidente nel sostituire la carne con sostituti ultra-lavorati, la ricerca indica che queste opzioni sono spesso più salutari della carne e non presentano gli stessi rischi degli alimenti ultra-lavorati di origine animale. In generale, aumentando l’assunzione di alimenti integrali, come i legumi, si ottengono anche benefici per la salute e per l’ambiente.
Attualmente gli autori dell’articolo stanno conducendo uno studio per comprendere meglio i fattori psicologici che contribuiscono alla riduzione a lungo termine del consumo di carne dopo la partecipazione al programma Veganuary. Lo studio prevede la raccolta di dati da 100 persone dopo 12 mesi dalla loro partecipazione a un precedente studio sul Veganuary, per verificare se i sentimenti negativi verso la carne possano predire cambiamenti a lungo termine nel consumo di carne. Inoltre, un nuovo studio è stato avviato per fornire un ulteriore supporto ai partecipanti a Veganuary, aiutandoli a prepararsi mentalmente alle sfide comuni prima e durante il mese. Questa ricerca raccoglierà dati prima, subito dopo e tre mesi dopo il Veganuary per identificare quali cambiamenti psicologici sono più indicativi di una riduzione duratura del consumo di carne. Esplorando questi fattori, i ricercatori intendono fornire un ulteriore supporto a chi desidera ridurre il consumo di carne a lungo termine.
Se siete interessati a esplorare il potenziale impatto della riduzione del consumo di carne, partecipare a Veganuary potrebbe essere un buon punto di partenza.
Col sangue si fanno un sacco di cose
Le trasfusioni di sangue intero sono solo una piccola parte di ciò che si può fare con i globuli rossi, le piastrine, il plasma e gli altri emocomponenti. Ma tutto dipende dalla loro disponibilità, e c’è un solo modo per garantirla.