La cioccolata è un argomento che di solito mette d’accordo tutti. Per la verità, ogni tanto qualche detrattore dei derivati della preziosa fava di cacao si manifesta, nello sgomento generale. Ma poi un accordo si trova sempre: “Non mi piace lacioccolata, ma mi piacciono i dolci al cioccolato”, o viceversa.

Inutile girarci intorno: questo post vuole essere un immenso ringraziamento a un’azienda che da molti anni è vicina ad Avis Legnano e ai suoi donatori: Lindt. Nella maniera più silenziosa e discreta, senza annunci né la necessità di richieste o contrattazioni, la multinazionale di origine svizzera (che ha una sede a Induno Olona, come avrà notato chiunque abbia percorso l’autostrada A9 in direzione Varese) ci invia i suoi rifornimenti. Cioccolata di tutti i tipi e per tutti i gusti, in tavolette che attendono i nostri soci in sala ristoro dopo la donazione o gli esami del sangue. Una generosità che non ci lascia mai sguarniti, e che ormai è diventata parte (di certo la più piacevole) della routine che segna il percorso dei soci quando si presentano all’appuntamento in sede. Non ci sarebbe molto altro da aggiungere, se non un enorme grazie alla Lindt, per l’attenzione costante e incondizionata che dimostra verso Avis Legnano da tanti anni (ormai non sappiamo neanche più quanti, almeno una dozzina).

Gli studi sulle proprietà del cioccolato (o meglio del cacao) sono moltissimi, e le sue proprietà benefiche sono sempre più riconosciute e confermate. Un articolo pubblicato nel 2017 su Matrix Science Pharma presenta una revisione sistematica della ricerca scientifica prodotta fin qui sul cacao. La lista di effetti elencati è impressionante: proprietà antiossidanti, abbassamento della pressione sanguigna, miglioramento dell’irrorazione sanguigna del cervello (importante in casi di sindromi ischemiche), funzione antitumorale, miglioramento della salute cardiovascolare, normalizzazione dei livelli di colesterolo, riduzione della sindrome da affaticamento cronico, funzione anti-diabetica, miglioramento dell’umore, effetto anti-infiammatorio, anti-ipertensione, anti-influenzale, anti-malarico.

In conclusione, scrivono i ricercatori, vista la lunga lista di potenziali ricadute positive sulla salute, bisognerebbe valutare seriamente la produzione di farmaci derivati dalle sostanze (in particolare i flavonoidi, che sono un tipo particolare di polifenoli) contenute nei frutti e nelle foglie della pianta di cacao (Theobroma cacao).

Certo, un’attenzione particolare va riservata ai valori nutrizionali riportati nell’etichetta del prodotto. Non bisogna dimenticare infatti che ciò che consumiamo normalmente non sono semi di cacao o foglie della pianta, ma prodotti dolciari che usano una percentuale variabile di polvere di cacao e burro di cacao. Lo zucchero aggiunto e i grassi contenuti nel burro di cacao rendono tali alimenti molto calorici. I promettenti risultati raggiunti dai vari studi non devono quindi farci perdere di vista il fatto che, consumando molta cioccolata, si stanno assumendo anche molte calorie, oltre ai flavonoidi e tutto il resto. Come tutti i piaceri, in particolare quelli legati all’alimentazione, è la quantità che conta. Un consumo controllato di cioccolata, in accordo con l’apporto calorico e nutrizionale del proprio regime alimentare complessivo, non comporta rischi e anzi può portare qualche piccolo effetto benefico. Non c’è nulla da inventare, dunque, come ricorda una celebre battuta di Totò: anche nell’alimentazione, «È la somma che fa il totale».

Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo non costituiscono consigli medici. È sempre opportuno consultare il proprio medico di base per qualsiasi chiarimento in merito alla propria salute.

(Foto di Charisse Kenion su Unsplash)