Le immagini di persone all’aperto che indossano una maschera per proteggersi dallo smog sono piuttosto familiari. È una cosa che si vede spesso nei reportage dalla Cina, dove i livelli di inquinamento nelle città sono spesso molto elevati. A volte però anche nelle grandi città occidentali, comprese quelle italiane, capita di vedere qualcuno che si aggira in mezzo al traffico col volto coperto da una mascherina. Un articolo pubblicato su Nature spiega però che si tratta di un rimedio piuttosto inefficace, e anzi probabilmente dannoso per la salute.

A cosa servono davvero le mascherine

Le mascherine protettive sono spesso dello stesso tipo di quelle usate da medici e dentisti durante la loro professione. In quel caso però l’intento è opposto: non trasmettere ai pazienti eventuali microbi. Si punta dunque a proteggere l’ambiente in cui si opera, non a proteggersi dall’ambiente. Il tessuto di quel tipo di mascherine è in grado di filtrare granelli di polvere, polline e sabbia, ma non di bloccare le particelle sottili che sono una minaccia per i nostri polmoni, vene e arterie. Queste ultime sono quelle più piccole di 2,5 micrometri (PM2.5) o quelle ultra sottili (0,1 micrometri), oppure i vapori tossici emessi dalle auto o dalle fabbriche. È difficile dire se e quanto queste mascherine possano proteggere dallo smog, anche perché non ci sono studi significativi al riguardo. I medici non le indossano mai a lungo, bensì solo nei casi in cui è necessario. Se poi, come spesso accade, le persone per risparmiare usano più volte una stessa mascherina, l’effetto è ancora peggiore. Ciò che temono gli autori dell’articolo è che il senso di sicurezza trasmesso dal fatto di indossare la protezione induca le persone a stare più spesso all’aperto, aumentando così il tempo di esposizione in ambienti nocivi. Al contrario, le maschere professionali indossate da persone che lavorano in settori particolarmente rischiosi (costruzioni, forze di polizia) hanno caratteristiche specifiche che le rendono efficaci. In alcuni casi si tratta di maschere a gas che limitano l’inalazione di polvere, amianto, ecc. Nessuna di queste però si presta a essere utilizzata quotidianamente per girare in città.

Cosa raccomandano gli esperti

Gli autori dell’articolo raccomandano alle autorità sanitarie di studiare maggiormente il tema, e scoprire se e quando l’uso di mascherine per brevi periodi possa effettivamente portare dei benefici alla salute (specie in alcune città africane in cui la sabbia sollevata dal vento è un componente importante dei livelli di inquinamento). Al momento l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non ha linee guida o protocolli sul tema, e si auspica che questo avvenga non appena saranno disponibili dati affidabili. Fino a quel momento, l’indicazione di base resta una sola: utilizzare le mascherine solo quando si vuole evitare di trasmettere ad altri una propria infezione, non per proteggersi dallo smog. Purtroppo non saranno le mascherine a salvarci dall’inquinamento. L’unica strada possibile è quella più lunga: pulire l’aria che respiriamo.

(Foto di Arran Smith su Unsplash)