Il parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini è diventato un punto di riferimento per la programmazione culturale della città di Milano, soprattutto nella stagione estiva. Le diverse associazioni che vi operano organizzano da anni spettacoli, laboratori, proiezioni cinematografiche. È nato un ostello e un piccolo ristorante a prezzi popolari. Ci sono poi gli orti comunitari. E c’è il festival “Da vicino nessuno è normale”, organizzato dall’associazione Olinda, che ogni estate dà vita a concerti e spettacoli teatrali. Questa realtà è messa a rischio dal nuovo pgt (piano di governo del territorio), che ha approvato l’edificazione nel comparto “Litta Modignani”, all’interno dell’area che attraversa parte del parco.
Su Change.org è partita una petizione che chiede alle istituzioni (Provincia di Milano, Regione Lombardia e Comune) di ripensare a questa decisione, non solo per la valenza culturale delle attività organizzate nel parco, ma anche per la natura che in esso vive e costituisce un importante contributo alla biodiversità naturalistica per la città di Milano. Ecco perché ZeroNegativo aderisce all’appello dai Seminatori di urbanità, di cui riportiamo il testo di seguito.
Il parco del Paolo Pini con le sue ricchezze umane e culturali, un enorme laboratorio di inclusione sociale aperto a tutti i cittadini, è a rischio di chiusura.
Il nuovo pgt (piano di governo del territorio) ha approvato la edificazione nel comparto “Litta Modignani”, all’interno dell’area che attraversa parte del parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini fino a via Bovisasca. Un programma di edificazione voluto dalla Provincia di Milano che non tiene in conto alcuno delle realtà operanti: orti comunitari, area sperimentale dell’istituto Pareto, aree di biodiversità e bellezza.
Con il progetto comparto “Litta Modignani” si andranno a cancellare più di un migliaio di alberi di alto fusto, più di 300 alberi da frutta (di cui 150 di varietà antiche provenienti da tutta la penisola), piante spontanee, varietà orticole, animali selvatici e insetti utili alla biodiversità, ma soprattutto verrà minato un sistema riconosciuto e condiviso di progettualità partecipata voluto e sostenuto dai cittadini. Un programma di edificazione che andrà a cancellare anni di intelligente lavoro sul territorio, unico per le sue caratteristiche e prospettive.
Noi realtà istituzionali e associative coinvolte, sostenute dal Consiglio di zona 9 -l’istituto di istruzione superiore “Vilfredo Federico Pareto”, l’associazione Il giardino degli aromi Onlus, la cooperativa sociale Aromi a tutto campo, l’associazione Olinda onlus e la cooperativa sociale La fabbrica di Olinda onlus- chiediamo una variante del pgt perché venga revocata la procedura edificatoria su tutto l’ambito territoriale oggi perimetrato con l’accordo di programma, perché contrario ai principi base del nuovo pgt, ma soprattutto per salvare gli orti comunitari, l’area didattica dell’istituto Pareto e per far sì che ettari di area boschiva diventino un luogo partecipato e gestito dai cittadini, aperto a tutti, fruibile come unica area verde dal Paolo Pini a via Bovisasca.
La vostra firma è importante per sostenere questo obiettivo e chiedere:
al Comune di Milano la variante al pgt
alla Provincia di Milano stop al piano di cementificazione
alle istituzioni (Regione, Provincia, Comune, Asl Milano) attenzione e dialogo su tutta l’area del Paolo Pini intesa come laboratorio di cultura e di inclusione sociale aperto a tutti i cittadini.
Per aderire, basta seguire questo link.