© MiTo Settembre Musica

Il Festival MiTo Settembre Musica, che tiene unite le anime culturali dei capoluoghi di regione di Lombardia e Piemonte, da alcuni anni rivolge una parte del suo calendario ai quartieri e ai pubblici che normalmente non incrocerebbero il suo programma. Il festival off “MiTo per la città”, curato da Sergio Bonino, si svolge interamente a Torino, e offre spettacoli gratuiti in luoghi quali la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, la Casa di Riposo Ebraica, il Centro diurno Aurora per pazienti alzheimer, le Comunità psichiatriche Althaea e Il Ponte, la Comunità protetta Villa Mainero e l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti.

130 appuntamenti (31 concerti e 99 proposte musicali), concentrati tra il 6 e il 22 settembre (qui il programma completo). «Un’attività che, attraverso numerosi appuntamenti in luoghi inusitati -dichiara l’assessore alla Cultura di Torino Maurizio Braccialarghe-, mira a una vera partecipazione popolare provando a intercettare nuove fasce di pubblico, con una particolare attenzione per coloro che non possono normalmente godere di simili opportunità. “MiTo per la città”, in fondo, rappresenta un riconoscimento dovuto alle cosiddette “periferie”, che ogni giorno dimostrano di non essere affatto tali, offrendosi con una naturale propensione all’innovazione e all’evoluzione continua quale cuore pulsante della città; del resto, la Torino laboratorio d’Italia non sarebbe mai cambiata tanto se la tensione alla trasformazione non fosse stata un fatto collettivo».

Un progetto nato anche dall’impegno diretto dei cittadini e dell’associazionismo, come spiega l’assessore alle Pari opportunità Maria Cristina Spinosa: «Nella nostra città c’è una preziosa risorsa di cui spesso ci dimentichiamo: il volontariato di cittadine e cittadini di ogni età. Per “MiTo per la città”, come da anni per MiTo SettembreMusica, le volontarie e i volontari collaborano nell’accoglienza degli ospiti e del pubblico ai concerti». La rassegna pensa anche ai più piccoli, con tre spettacoli dedicati a loro. Il primo è andato in scena lunedì 10 settembre, e si chiama “Concerto in si be-bolle”. Uno strano musicista e direttore d’orchestra alle prese con un rarissimo esemplare di pianoforte a pompe idrauliche, dal quale escono note, ma anche bolle di sapone. Dopo le blue notes della musica jazz e blues, il mondo dovrà confrontarsi con le bubble notes intonate dal mago delle bolle Michele Cafaggi, accompagnato dai due musicisti Davide Baldi e Federico Caruso, autori della colonna sonora dello spettacolo. Spettatori dell’esibizione sono stati i bambini ricoverati all’ospedale infantile Regina Margherita e quelli che risiedono, con le famiglie, alla CasaOz. Il calendario per bimbi e ragazzi proseguirà giovedì 13 con la performance-lezione “Saxophone: che roba è?”, a cura del Freemont Sax Quartet del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino; e poi lunedì 17 si concluderà con lo spettacolo “Radio Armeniac”: musica e giocolerie con strumenti da lavanderia, di e con Jashgawronsky Brothers.