Sentirsi costantemente esausti non è normale, indipendentemente dall’età. Secondo Trisha Pasricha, che cura la rubrica “Ask a doctor” (Chiedilo al medico) sul Washington Post, è un falso mito il fatto che con l’avanzare dell’età la stanchezza diventi una cosa normale, anche se è un sintomo comune.
L’autrice elenca quindi alcuni consigli e aspetti da tenere d’occhio per evitare di ritrovarsi costantemente stanchi dopo una certa età.
Aggiungete più proteine alla vostra dieta e riducete gli alimenti ultra-processati. I problemi di alimentazione possono essere una parte importante della sensazione di fatica. Una dieta equilibrata per gli anziani dovrebbe includere circa 1,3 g di proteine per chilo di peso corporeo (una persona di 70 chili dovrebbe quindi puntare a 93 grammi di proteine al giorno). Tra gli alimenti che ci possono portare affaticamento ci sono i carboidrati raffinati e gli alimenti ultra-processati, che possono offrire brevi scariche di energia, ma che lasciano una sensazione di fiacchezza e di insoddisfazione.
Prendetevi cura della vostra salute orale. Il fatto di avere meno denti è un elemento che preannuncia l’affaticamento in età avanzata. La perdita dei denti è spesso dovuta a infezioni orali legate a una cattiva salute orale. Alcuni studi hanno dimostrato che scelte alimentari non salutari vanno di pari passo con la perdita dei denti e con l’avanzare dell’età.
Iniziate ad allenare i muscoli. La diminuzione della massa muscolare contribuisce in modo significativo al motivo per cui gli anziani si sentono affaticati. Già a partire dai 40 anni si verifica una perdita di massa muscolare, nota anche come sarcopenia, che può ridurre la nostra resistenza.
Non è mai troppo presto o troppo tardi per iniziare a inserire i pesi nella nostra routine di allenamento. Alcuni studi hanno dimostrato che l’allenamento di resistenza può migliorare l’indipendenza degli anziani nelle attività quotidiane e aumentare l’energia.
Verificare la presenza di malattie come l’anemia. Molti anziani rischiano di avere un basso numero di globuli rossi nel corso del tempo, il che può causare un notevole affaticamento se non viene affrontato. Oltre all’anemia, l’ipotiroidismo può far sentire le persone costantemente stanche. Altre malattie associate alla stanchezza e all’età avanzata sono il morbo di Parkinson, l’insufficienza cardiaca, le malattie renali e il cancro.
Modificare i modelli di sonno e la temperatura della camera da letto. Il nostro ritmo circadiano tende a modificarsi con l’età, inducendoci a dormire e ad alzarci prima durante il giorno. Sebbene gli adulti più anziani debbano ancora mirare a 7-8 ore a notte, una piccola siesta diurna non compromette la durata del sonno notturno, ma aiuta contro la stanchezza durante il giorno.
Avere una temperatura corretta nella stanza da letto è particolarmente importante durante i mesi estivi. Esistono poi diversi disturbi, come l’apnea notturna, che possono contribuire alla stanchezza e che bisogna esaminare con il proprio medico.
Riconsiderate i vostri farmaci. In occasione della prossima visita di base, parlate col vostro medico dei farmaci che state prendendo, per verificare se sono tutti necessari nelle dosi in cui li assumete. Molte prescrizioni comuni, dai farmaci per la pressione sanguigna agli antidepressivi, possono ridurre i livelli di energia. Inoltre, un numero eccessivo di farmaci in generale che interagiscono tra loro è correlato alla stanchezza.
Ci sono tante voci che ci dicono che invecchiare significa rallentare, conclude Pasricha. Se interiorizziamo questi messaggi, possiamo erroneamente accettare l’idea che sentirsi costantemente affaticati faccia parte di questo processo. Un importante mascheramento della stanchezza è la depressione, che può portare a sentimenti di noia, difficoltà a dormire e stanchezza. Se avvertite questi sintomi, parlate con una persona di fiducia, come un operatore sanitario o un familiare, per capire come ottenere l’aiuto di cui avete bisogno.
(Immagine da freepik)
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