Dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa del Covid, oggi e domani l’Italia ospita a Roma l’evento globale del World Blood Donor Day, la Giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che quest’anno avrà come slogan “Give blood and keep the world beating”.

Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza in occasione della presentazione del programma: «Io penso che la donazione di sangue sia un atto straordinario, che consente ogni giorno a questa macchina del servizio sanitario di funzionare, di essere all’altezza. L’Italia prova ad investire con ogni energia, ma abbiamo sempre più bisogno di persone che facciano la propria parte, di donne e uomini che decidano di dedicare un pezzo del proprio tempo, e di dare un po’ del proprio sangue a una causa che è una causa giusta e importante. Noi lavoreremo per organizzare sempre al meglio le nostre reti ma abbiamo bisogno chiaramente del consenso e della vicinanza di tantissime persone, voglio ringraziarle tutte, proprio in vista di queste giornate, voglio ringraziare tutti coloro che decidono di donare il sangue perché è un atto giusto, bello e che consente di far funzionare davvero il nostro Servizio sanitario nazionale».

«Sono felice di vedere che i giovani sono il focus del World Blood Donor Day di quest’anno – ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus –. I giovani hanno sofferto immensamente durante questa pandemia, ma hanno mostrato una incredibile resilienza e la capacità di adattarsi. Molti donatori di sangue nel mondo sono giovani ed è il momento di riconoscere il loro contributo incredibile alla salute delle loro comunità. Donando sangue salvano vite. Quindi un grande ringraziamento a tutti i giovani donatori di sangue di oggi e di domani».

La campagna di Avis nazionale

Avis nazionale ha realizzato una campagna che si svilupperà nei prossimi giorni facendo ascoltare le voci di donne e uomini che in tutta Italia ogni giorno sono impegnate nella donazione di sangue: come soci, attivisti, simpatizzanti, ecc. Gesti ancora più importanti nell’ultimo anno quando uscire di casa per andare a donare è diventato un atto molto più carico di incertezze e paure rispetto al normale. «Un’iniziativa – si legge sul sito di Avis nazionale – sulla quale abbiamo lavorato per molte settimane e che, attraverso i volti e le voci di tante donne e tanti uomini, ha voluto contribuire a dare ancor più valore a chi, nell’anonimato, ogni giorno dona parte di sé al prossimo».

Il sistema trasfusionale nel 2020

«Il sistema trasfusionale italiano ha retto all’epidemia di Covid – si legge sul sito del Centro nazionale sangue –, anche se continuano i segni di logoramento visti negli ultimi anni, con un calo sia dei donatori totali che di quelli nuovi, con l’unico segno ‘più’ per i donatori in aferesi, probabilmente per effetto delle campagne sul plasma iperimmune. È quanto emerge dal monitoraggio del Cns, pubblicato in occasione del Wbdd. Questi i numeri principali che emergono.

  • I donatori totali nel 2020 sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019.
  • I nuovi donatori sono stati 355.174, in calo del 2,0%.
  • Aumentano i donatori in aferesi, quelli cioè che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%).
  • Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno.
  • Sono in calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila, e le trasfusioni totali sono state 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti.
  • Continua a salire l’età media dei donatori, con un calo di quelli tra 18 e 25 ani, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni, mentre aumentano quelli sopra questa età.

“Il sistema è riuscito, pur nell’emergenza pandemica, a mantenere l’autosufficienza per quanto riguarda i globuli rossi – commenta Vincenzo De Angelis, direttore del Cns –. I numeri ci dicono però che l’invecchiamento della popolazione si sta riflettendo anche sui donatori, e occorre invertire il trend per continuare a garantire le trasfusioni, che ricordiamolo sono un Livello essenziale di assistenza per il Servizio sanitario nazionale”».

Perché oggi

«La Giornata mondiale del donatore di sangue è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione mondiale della sanità – spiega il sito ufficiale dell’iniziativa – e si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, giorno della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh. La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue offre anche l’opportunità di sensibilizzare i governi e le autorità sanitarie a potenziare la rete che garantisce le donazioni».

Noi ci siamo

Quando è nata Avis Legnano i film erano muti, l’Italia era una monarchia e avere una radio voleva dire essere all’avanguardia. Da allora il mondo è cambiato, ma noi ci siamo sempre.

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