Debutta stasera nella sala Verdi del Conservatorio di Milano l’Orchestra dei popoli “Vittorio Boldoni”, formata da 60 ragazzi e bambini di diversa nazionalità e da alcuni studenti del conservatorio. Il capoluogo lombardo sembra davvero aver deciso di tentare una strada nuova e aperta alla nuove esperienze verso la musica in città. Prima sono arrivate le nuove disposizioni per l’arte e la musica in strada, poi le dichiarazioni della nuova presidente del conservatorio, Maria Grazia Mazzocchi: «Noi siamo musica e viviamo nella musica, se ci mettiamo in sintonia con quello che c’è attorno. […] Al Conservatorio ci sono già le eccellenze e il mio compito sarà facilitare loro la strada, perché possano realizzarsi e arrivare fino in fondo, mettere in moto le energie». E ora è pronto ad andare in scena anche il progetto dell’Orchestra, le cui radici risalgono ad alcuni anni fa.
Nel 2010, infatti, grazie a un protocollo firmato tra la Casa della carità e il Conservatorio, furono istituiti due corsi di violino e fisarmonica dedicati ai bambini e ragazzi rom. L’obiettivo era proporre un nuovo modello di inclusione sociale attraverso la musica, oltre a non vedere “sprecati” i tanti talenti che si nascondono in questa comunità, e aiutarli a esprimersi al massimo del proprio potenziale -e magari un giorno farne un mestiere. Il progetto ha poi fatto molti passi avanti, arrivando a costituire un ensemble di 24 giovani musicisti, che si sono esibiti il 27 novembre 2011. A quel punto le basi per arrivare a mettere insieme un’orchestra erano gettate, così le due istituzioni responsabili della nascita del progetto si sono unite a un terzo soggetto, ossia la fondazione “Casa dello spirito e delle arti”, per coinvolgere bambini di diversa provenienza (attualmente sono rappresentate Romania, Iran, Filippine, Cina, Africa, Brasile, Armenia, Perù, Australia, Ucraina, Turchia e Italia).
Il concerto di stasera presenta un programma molto vario, in cui i giovani musicisti saranno affiancati da grandi nomi della musica contemporanea quali Franco Cerri, Roberto Cacciapaglia e Alessandro Cerino. Sarà inoltre ospite Franco Battiato, che eseguirà tre brani, durante i quali la direzione dell’orchestra sarà affidata al Maestro Carlo Guaitoli. L’aspetto sociale attraversa l’intera iniziativa e arriva anche agli strumenti musicali, infatti i violini utilizzati dai ragazzi sono stati realizzati dai detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera, sotto la guida di alcuni maestri della Scuola internazionale di liuteria di Cremona. «Due mondi che, grazie alla musica, superano il disagio e innescano quel circolo virtuoso che è il fine ultimo del progetto “Orchestra dei Popoli”», si legge sul sito della Casa della carità. Di seguito pubblichiamo il programma musicale, l’ingresso è libero con offerta.
23 aprile alle 20,30
Conservatorio di Musica “G. Verdi” – via Conservatorio, 12, Milano
Sala Verdi
Rom trip, Gardel/Cerino, Fantasia di temi dalla tradizione rom*
Latin trip, Valle/Leao/Jobim/Cerino, Fantasia di temi brasiliani*
Besame mucho, Velazquez*
Tribute to Duduk, di Alberto Serrapiglio
Jam/Takh-Si-Rip, traditional, con Adama Ndiaye
Concert for Tomorrow, concerto per due violini e orchestra op. n.7*
Hora Martisorului, traditional*
My Manèa*
Silvae plaudite manibus, Nuovi Trovadori
E canto, Nuovi Trovadori
Deborah’s theme, da: C’era una volta in America di Ennio Morricone con Franco Cerri
When the saints go marchin’ in, traditional con Franco Cerri
Bye bye baby, J. Stay con Franco Cerri
A note to be born*
Di Roberto Cacciapaglia diretti dal Maestro Michele Fedrigotti
Atlantico
Seconda navigazione
How Long
Di Franco Battiato diretti, al pianoforte, dal Maestro Carlo Guaitoli
Stranizza d’amuri
Voglio vederti danzare
La Cura
* I brani indicati sono stati arrangiati da Alessandro Cerino