Avis Legnano è partner del progetto di ricerca MAMELI, che studia il modo in cui l’esposizione a fattori ambientali, tra cui l’aria che respiriamo, la dieta, le abitudini di vita, (ciò che in ambito scientifico si definisce “esposoma”) influenza l’espressione dei nostri geni, pur senza alterare la sequenza del DNA.

Il progetto si svilupperà in due fasi. La prima, che vedrà l’avvio a gennaio 2024, avrà come protagonisti donatori e donatrici di Avis Legnano che vivano e siano residenti a Legnano. La partecipazione sarà del tutto volontaria ed è possibile candidarsi scrivendo a mameli@avis-legnano.org, indicando nome, cognome e numero di telefono. I partecipanti dovranno inoltre attivare un’app per raccogliere quotidianamente informazioni sul consumo di acqua o alcool, il fumo e l’umore attraverso domande rapide durante il giorno. Con l’attivazione della funzione GPS sul telefono, che registrerà la posizione del donatore, sarà inoltre possibile conoscere la sua esposizione all’inquinamento dell’aria e identificare la permanenza in aree verdi piuttosto che in zone molto trafficate. Dopo due settimane, quando i volontari si presenteranno in sede per la donazione, un collaboratore del progetto raccoglierà i dati riportati dal braccialetto e dall’app e realizzerà un’intervista sullo stato di salute e sullo stile di vita. Contestualmente saranno raccolti una provetta di sangue, un campione di urine e un tampone nasale. Per proteggere la riservatezza delle persone coinvolte, tutte le informazioni e i campioni biologici raccolti saranno privati di ogni riferimento personale e identificati solamente tramite una sequenza numerica di 10 cifre. Ogni partecipante potrà tenere per sé il braccialetto Fitbit alla fine della rilevazione.

Per ulteriori informazioni o chiarimenti sul progetto, è possibile consultare il sito web, inviare una mail all’indirizzo mameli@unimi.it, oppure chiamare il numero 02/50320145 (orari 10-16).

MAMELI è un acronimo che sta per “MApping the Methylation of repetitive elements to track the Exposome effects on health: the city of Legnano as a LIving lab”, in italiano “Mappare la metilazione degli elementi ripetuti per tracciare gli effetti dell’esposoma sulla salute umana: la Città di Legnano come ‘laboratorio vivente’”.

MAMELI è un progetto di ricerca ideato e coordinato da Valentina Bollati, professoressa associata del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’Università degli studi di Milano, finanziato dal Consiglio europeo per la ricerca con quasi 3 milioni di euro, e sostenuto dal Comune di Legnano, da Avis Milano e Avis Legnano. Il progetto vede coinvolti anche l’Università di Parma, l’Università dell’Insubria e l’Istituto Italiano di Tecnologia.