Per quanto le vite della maggioranza delle persone stiano tornando a somigliare a ciò che erano prima della pandemia, non si può negare che gli ultimi due anni siano stati particolarmente impegnativi a livello psicologico. La guerra che da un mese sta devastando l’Ucraina ha aggiunto un carico di ansia imprevisto, per il dolore che sta portando alla popolazione colpita e per le conseguenze che potrà avere a lungo termine.

Secondo gli esperti intervistati dal New York Times, l’arrivo della primavera potrebbe essere un pretesto utile per fare un bilancio del nostro benessere psicologico, e per fare uno sforzo per riconnetterci con ciò che ci dà gioia e soddisfazione, dandoci una tregua da ciò che invece ci causa ansia, per quanto possibile.

Ecco cinque modi per rimettere ordine nella nostra mente approfittando dell’avvio della nuova stagione.

Praticare la consapevolezza

La meditazione mindfulness, una pratica che aiuta a “stare nel presente”, si è dimostrata efficace nel ridurre lo stress nella vita quotidiana.

Quando notiamo che la mente sta vagando o siamo presi dall’ansia, tipicamente stiamo pensando a qualcosa che riguarda il nostro passato o il futuro.

Per risintonizzarsi sul qui e ora, spiega il Times, si può iniziare partendo dalle sensazioni corporee: riusciamo a sentire il terreno sotto di noi? e il calore del sole? È normale che la mente vaghi liberamente. Quando succede, è sufficiente riportare delicatamente la consapevolezza verso il respiro e tornare al presente.

Il consiglio è di approfittare dei momenti di transizione della giornata per praticare la mindfulness – al risveglio, subito prima o dopo un pasto o quando ci si sposta da un luogo a un altro – in modo che diventi un’abitudine.

Provare il metodo Bullet Journal

Diversi studi hanno dimostrato che annotare i propri pensieri in un diario può contribuire al benessere mentale.

Un metodo che si è guadagnato una certa popolarità negli ultimi anni è il “Bullet Journal Method”. Si tratta di un sistema di organizzazione personale, e al contempo di un esercizio di mindfulness, che prevede di valutare costantemente come si stanno investendo tempo ed energia e poi valutare se si tratta di cose che meritano il nostro tempo e la nostra energia.

Evitare l’eccesso di informazioni

Siamo stati inondati da un flusso di notizie ininterrotto negli ultimi due anni. Una cascata di informazioni che ci arriva sotto forma di notifiche, breaking news, post sui social media, newsletter, ecc. Questo eccesso, alla lunga, può creare ansia, rabbia o senso di impotenza.

Secondo Cal Newport, docente universitario e autore di vari libri sul tema, una buona soluzione è scegliere una o due fonti affidabili e consultarle in un momento specifico della giornata. Per esempio, si può ascoltare un podcast di notizie mentre si va al lavoro o leggere un giornale a colazione, ha detto Newport. In questo modo avremo dedicato un tempo sufficiente ad apprendere quanto ci serve sapere, e per il resto della giornata potremo dedicarci ad altro, evitando accuratamente il flusso incessante di cui sopra. Newport raccomanda inoltre di prendersi una pausa di un mese dalle tecnologie non necessarie nella vostra vita.

Mettere ordine

«Gli spazi disordinati tendono a impedire un pensiero chiaro», ha detto al Times Catherine Roster, docente dell’Università del New Mexico che ha studiato l’effetto di avere una casa disordinata sulle persone. «L’effetto può estendersi ad altri aspetti della vita: non solo le emozioni ma anche la produttività».

Assumere un professional organizer è una delle opzioni, ma è anche possibile avere “allearsi” con un’altra persona nella stessa condizione, affinché ci si possa supportare a vicenda. Ascoltare musica mentre si riordina e ci si riorganizza può aiutare nel tenere alta la motivazione, ha aggiunto Roster.

Riconnettersi con le persone a cui si vuole bene

Se ci sono persone a cui teniamo e con cui abbiamo perso i contatti durante la pandemia, è il momento di riprendere i rapporti.

Se è passato un po’ di tempo, potrebbe apparire imbarazzante all’inizio farsi risentire. Il consiglio è essere onesti. Per esempio, si potrebbe dire: «Ci siamo persi di vista durante la pandemia, ma ora le cose si mettono meglio e mi piacerebbe molto vederti. Non vederti è stata una delle cose che mi sono mancate». Questo potrebbe anche ispirare una “catena di positività” che porti la persona contattata a fare lo stesso con altri. Come fa notare la psicologa Barbara Greenberg: «Tutti vogliono ricevere quella chiamata».

(Foto di Ashley Batz su Unsplash)

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