Fino a pochi anni fa era piuttosto diffusa la convinzione che un bicchiere di vino rosso al giorno potesse giovare alla salute del sistema cardiovascolare. Per la verità, tale convinzione è ancora piuttosto diffusa, nonostante sia stata confutata dalla scienza in centinaia di studi già a partire dai primi anni 2000.
Un articolo sul New York Times fa risalire la buona reputazione del vino rosso ai primi anni ‘90, quando alcuni studi avevano sostenuto l’idea che il vino avesse un effetto “dilavante”, che impediva ai coaguli di sangue di attaccarsi alle pareti delle arterie. Questo, secondo tali studi, poteva ridurre il rischio di un’ostruzione e, di conseguenza, di un attacco cardiaco.
Mentre però alcuni studi sostenevano questa idea, che nel frattempo è diventata molto popolare, diversi ricercatori mettevano in dubbio che l’alcol potesse dare benefici alla salute.
Si tratta di un problema comune negli studi sull’alimentazione: se non sono fatti su larga scala, su un lungo arco temporale e considerando tutti i fattori di salute dei partecipanti, rischiano di trovare relazioni di causa-effetto dove non ci sono.
Kaye Middleton Fillmore, una ricercatrice dell’Università della California di San Francisco, è stata tra coloro che hanno sollecitato una maggiore attenzione, spiega il Times. Il suo team di ricerca nel corso degli anni ha approfondito la questione, fino a ribaltare le convinzioni acquisite, con una ricerca pubblicata nel 2006.
La reazione dell’industria degli alcolici è stata immediata, con grossi investimenti per contrastare questo messaggio e oscurare i risultati di Fillmore e del suo gruppo. Da allora, molti altri studi hanno però confermato che l’alcol non è la bevanda salutare che si credeva un tempo.
Nel 2022, prosegue il Times, i ricercatori sono andati anche oltre, concludendo che il consumo di alcol non solo non dava alcun beneficio, ma poteva addirittura aumentare il rischio di problemi cardiaci. Oggi sempre più ricerche dimostrano che anche un solo bicchiere al giorno può aumentare le probabilità di sviluppare patologie come l’ipertensione e aritmie, che possono portare a ictus, insufficienza cardiaca o altre conseguenze per la salute.
L’Organizzazione mondiale della sanità e altre agenzie sanitarie hanno dichiarato fin dagli anni ‘80 che nessuna quantità di alcol è sicura, indipendentemente dal fatto che si bevano vino, birra o liquore.
Nonostante il consenso scientifico sia ormai consolidato, è ancora scarsa nelle persone la consapevolezza che il vino non abbia alcun effetto benefico, ma che anzi in quanto alcolico sia dannoso per la salute.
In uno studio del 2023 citato dal Times, che ha coinvolto 4 mila adulti statunitensi, solo il 20% era a conoscenza del fatto che il vino potesse causare il cancro, rispetto al 25% che sapeva che la birra poteva farlo e al 31% che sapeva che i liquori potevano farlo.
Quando si parla di alcol e di vino in questi termini, sono in tanti a sostenere che ci sia un eccessivo allarmismo da parte degli scienziati. La scienza non può però ignorare ciò che ormai è stato confermato da centinaia di studi. Di certo nessuno ha intenzione di proibire del tutto il consumo di alcolici. L’importante è farne un uso moderato e consapevole, abbandonando la convinzione ormai smentita che possano in qualche modo “fare bene”.
(Foto di Bastian Riccardi su Unsplash)
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