Studenti fuori sede, lavoratori in trasferta, irriducibili dei fine settimana al mare, gioite. Al referendum del 12 e 13 giugno potrete votare anche se siete lontani dal vostro seggio di pertinenza. L’opportunità non è particolarmente pubblicizzata dai mezzi d’informazione, ma con alcune semplici operazioni è possibile esprimere il proprio parere anche senza tornare a casa. La procedura è spiegata nel dettaglio sul sito Iovotofuorisede, di cui pubblichiamo qui un estratto e al quale rimandiamo per tutti i dettagli:
«Coloro che si trovano lontani dal proprio seggio di pertinenza possono farsi delegare come rappresentanti di lista e, recandosi alla costituzione del seggio sabato 11 giugno muniti della delega, del certificato elettorale e della carta d’identità, dichiarare al Presidente di voler esercitare l’opportunità del diritto di voto nello stesso seggio.
Non c’è nessun obbligo di restare per tutto il tempo delle votazioni ma si può votare ed andare via come un normale elettore!
Per farsi delegare come rappresentanti di lista si può scegliere una delle seguenti opzioni:
1) contattare Idv (Italia dei Valori) che sarà ben contenta di nominarvi rappresentanti di lista in quanto promotore di due quesiti
2) contattare qualsiasi altro partito che abbia rappresentanti in Parlamento
3) localmente stanno nascendo dei gruppi che informano e stanno organizzandosi per cogliere questa opportunità per i fuori sede».
(Sul sito sono previste altre modalità, che però richiedevano di essere avviate con maggiore anticipo. Qui abbiamo considerato solo quelle ancora valide)
Va ricordato che esiste un sistema di riduzioni dei biglietti Trenitalia -al cui sito rimandiamo per i dettagli- per chi decide di tornare a casa a votare. «È prevista una riduzione del 60 per cento del prezzo del biglietto dei treni regionali e del 70 per cento del prezzo base previsto per tutti i treni del servizio nazionale e per il servizio cuccette. […] Per usufruire delle riduzioni riservate agli elettori è necessario: documento d’identità, tessera elettorale, per il viaggio di ritorno la timbratura apposta sulla tessera elettorale dal seggio elettorale».
Insomma le relazioni a distanza sono sempre complicate, ma a quanto pare quella tra elettore e referendum è l’unica coppia di fatto che gode di qualche tipo di agevolazione. Approfittiamone. (Referendum – 2. Continua)