
Non abbiamo mai avuto problemi a fare le pulci alla politica, anzi cerchiamo ogni giorno di denunciare le mancanze e inefficienze che da quel mondo si riflettono sulla vita e le attività dei cittadini. Oggi però vogliamo provare a essere ottimisti e rileviamo come ci sia qualcosa di nuovo nelle parole di questo governo nei confronti del non profit e dell’atteggiamento della politica nei suoi confronti. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha partecipato sabato 12 aprile al Festival del volontariato che si è svolto a Lucca, e il suo intervento è iniziato, come di consueto, con toni non concilianti bensì esortativi: «Non sono qui per promettere ma per sfidarvi». Proseguendo, il concetto si è fatto più chiaro, non appena gli è stata rivolta la prevedibile domanda in merito all’intenzione di questo governo di impegnarsi per la stabilizzazione della norma sul 5 per mille: «Io posso pure prendere in considerazione una simile ipotesi – ha risposto Renzi –. Però così come sto cercando di fare con la pubblica amministrazione per la quale mi attiverò affinché entro un anno sia realizzata in rete la tracciabilità delle sue spese fino all’ultimo centesimo perché i cittadini devono sapere come vengono spesi i loro soldi, allo stesso modo chiedo al Terzo settore di accettare fino in fondo la sfida della trasparenza e della rendicontazione, perché è inutile girarci attorno: così come ci sono organizzazioni non profit, e sono la grande maggioranza, che utilizzano bene i soldi del cinque per mille, cioè dei cittadini, ve ne sono altre dove questi si perdono in mille rivoli di cui è difficile se non impossibile rintracciarne la destinazione e la coerenza con la mission dell’organizzazione. L’intero settore non profit ci sta ad accettare la sfida della piena e più totale trasparenza?».
La sfida in effetti è di non poco conto, soprattutto per alcune organizzazioni talmente grandi e strutturate da spendere la maggior parte degli introiti per continuare a mandare avanti la struttura. Dal nostro punto di vista, considerato l’amore di Avis Legnano per la trasparenza nelle decisioni, per la pubblicità dei bilanci e per la rendicontazione delle spese, ci sentiamo liberi (meglio: in dovere) di incalzare il presidente del Consiglio e i suoi ministri, oltre che sulla stabilizzazione, sulla rimozione del tetto di spesa per il 5 per mille, che negli anni ha depotenziato uno strumento di grande importanza per molte organizzazioni non profit. Così come lui chiede al terzo settore trasparenza, anche noi la chiediamo in nome dei cittadini, che negli ultimi anni hanno visto le proprie preferenze sul 5 per mille decurtate di quasi un punto percentuale a causa dei tagli arbitrari alle risorse operati dai governi precedenti. In ogni caso, ha annunciato Renzi durante lo stesso intervento, tra un mese si attende un’importante riforma del terzo settore: «Io penso che il terzo settore, che per me in realtà è il primo, è un universo così ricco e composito che non può essere regolamentato se non con una legge di ampio respiro. Oggi è il dodici di aprile. Tra un mese esatto, il dodici di maggio, che è anche un lunedì e ci sta a cominciare così una nuova settimana, mi impegno a mettere a punto un disegno di legge delega di riforma del volontariato e più in generale del non profit. A quel punto mi aspetto da voi rilievi, proposte, correzioni, sono cioè pienamente disponibile a raccogliere ogni utile suggerimento purché non mi proponiate di aprire un “tavolo”. Quello no, ve lo dico subito, la stagione dei tavoli e degli eterni dibattiti con me è finita». La franchezza non manca al nostro premier: speriamo sia altrettanto dotato di capacità di mantenere le promesse. Appuntamento al 12 maggio, ci troverà disponibili ad ascoltare e pronti come sempre a trovare la pulce.