Mentre l’Europa sta affrontando un momento molto difficile a causa delle dinamiche politiche mondiali, la Commissione europea sta cercando di andare oltre i tradizionali indicatori economici per valutare il benessere dei suoi cittadini e del pianeta. L’iniziativa Sustainable and Inclusive Wellbeing (SIWB) è il più recente sforzo dell’Unione Europea per ampliare i criteri di valutazione del benessere, prendendo in considerazione non solo il successo economico, ma anche il progresso sociale.
Un nuovo rapporto del Joint Research Centre (JRC), il servizio della Commissione Europea che fornisce supporto scientifico indipendente per le politiche dell’Unione Europea, delinea il quadro del SIWB e presenta alcune analisi preliminari basate su un insieme di 50 indicatori e indici sintetici. Il cruscotto SIWB comprende sei componenti: il benessere attuale, le risorse sociali ed economiche per il benessere futuro, la resilienza rispetto alle sfide della società e alle transizioni verso la sostenibilità, la natura e i confini planetari, l’inclusività e la capacità e qualità istituzionale.
L’analisi rivela che il benessere varia molto tra gli Stati membri dell’UE, evidenziando i casi in cui il benessere è disaccoppiato dal reddito. Gli Stati membri dell’UE settentrionali e occidentali presentano generalmente i livelli più elevati di benessere sostenibile e inclusivo, mentre gli Stati orientali e meridionali mostrano una situazione più problematica. La Svezia e la Finlandia si distinguono per il loro elevato benessere generale, mentre l’Estonia e la Slovacchia, nonostante un PIL pro capite inferiore alla media, mostrano un benessere superiore alla media.
L’Italia presenta un quadro eterogeneo nel perseguimento di un benessere sostenibile e inclusivo. Il suo benessere attuale e le sue risorse per il futuro si collocano leggermente al di sotto della media UE, mentre la resilienza si colloca leggermente al di sopra. Tuttavia, lo studio evidenzia che l’Italia è in forte ritardo per quanto riguarda l’inclusività e la qualità istituzionale. In particolare, le discrepanze negli indicatori di uguaglianza, in particolare il divario occupazionale di genere e la disuguaglianza di reddito, contribuiscono a questo ritardo. Inoltre, la qualità istituzionale italiana presenta i punteggi più bassi per quanto riguarda lo stato di diritto e la qualità della regolamentazione. Nonostante queste sfide, il livello di benessere è aumentato nell’ultimo decennio, grazie ai miglioramenti della fiducia nelle istituzioni nazionali e delle connessioni sociali. Anche la resilienza della società è migliorata dopo gli anni della pandemia.
Il quadro SIWB sottolinea l’importanza di considerare le dimensioni sociali, economiche, ambientali e istituzionali nella definizione delle politiche. Esso può essere uno strumento di monitoraggio per garantire che la crescita economica contribuisca al benessere delle generazioni attuali e future e del pianeta.
Noi ci siamo
Quando è nata Avis Legnano i film erano muti, l’Italia era una monarchia e avere una radio voleva dire essere all’avanguardia. Da allora il mondo è cambiato, ma noi ci siamo sempre.