L’anno scorso è andato molto bene su Instagram l’hashtag #scienzasottolalbero. E con l’avvicinarsi del Natale la cosa si sta ripetendo. Di cosa si tratta? Instagram è un social network di grande successo, ma spesso se ne sente parlare per notizie che riguardano personaggi dello spettacolo, calciatori, influencer e simili. C’è però chi sta provando a esplorare possibilità nuove, per proporre contenuti culturali in maniera accattivante. Tra questi i divulgatori scientifici, ossia persone che stanno cercando, con successo, di raccontare ciò che accade nel loro campo di studi con parole semplici e comprensibili per tutti, rendendo accattivanti anche gli argomenti più ostici. Gli utenti mostrano di apprezzare, e il successo crescente di alcuni divulgatori lo dimostra. Molto più che su altri social network, su Instagram si stanno riuscendo a instaurare forme di interazione nuova, anche grazie alle diverse possibilità offerte dalla piattaforma, che mescola in maniera piuttosto fluida contenuti testuali, immagini, video, permettendo di strutturare dei veri e propri racconti (le Storie) facilmente fruibili da tutti.
Libri scientifici per tutti
#scienzasottolalbero è stato lanciato da alcuni divulgatori circa un anno fa. L’idea era che ognuno di loro pubblicasse un post su Instagram indicando quattro o cinque libri scientifici da mettere sotto l’albero, a vantaggio dei propri follower. C’è chi ha scritto solo i titoli e poi ne ha parlato con dei brevi video, chi invece ha preferito pubblicare un breve testo che spiegasse le proprie scelte. L’iniziativa è andata piuttosto bene, e quindi si è deciso di riproporla anche quest’anno. Di seguito indichiamo le scelte di alcune divulgatrici, ma vi invitiamo a seguire l’hashtag sulla piattaforma, perché probabilmente nei prossimi giorni continueranno a essere pubblicati post e storie che lo contengono.
Eliana Streppa si occupa di ingegneria biomedica e biomeccanica. Il suo canale YouTube si chiama To the science and beyond!, e lo trovate qui. Di seguito i suoi cinque consigli di lettura per quest’anno:
- Big data, come stanno cambiando il nostro mondo (M. Delmastro, A. Nicita)
- I neuroni della lettura (S. Dehaene)
- Breve storia di (quasi) tutto (B. Bryson)
- Anatomicum (K. Wiedemann, J. Z. Paxton)
Simonetta M. è chimica e scrive soprattutto di detergenti, cercando di sfatare miti e tabù relativi a prodotti di cosmesi o di pulizia, sui quali circolano spesso voci infondate o al contrario non si hanno informazioni essenziali. Ecco cosa scrive per accompagnare il suo post di consigli: «Il primo testo da me scelto è Emicrania di Oliver Sacks, edito da Adelphi: illuminante per chi come me soffre di questa patologia. L’emicrania si manifesta in una rete complessa di sintomi, diversissimi ma tutti legati tra loro: non è un semplice dolore alla testa, che da secoli mette in difficoltà tantissimi corpi e menti… Il secondo è La scienza della pasticceria di Dario Bressanini (Gribaudo editore). Adoro Dario perché è un chimico che si è preso la briga di rendere la sua materia meno ostica. Sì, la chimica è bella ma deve essere spiegata bene: perché non unirla a qualcosa di concreto (e buono) come la pasticceria? Esplorate con lui gli ingredienti per i dolci, per conoscerli e padroneggiarli in cucina. Il terzo libro che vi consiglio è Sindone: storia e leggende di una reliquia controversa di Andrea Nicolotti, storico e docente dell’Università di Torino. Se volete sapere tutto ciò che c’è di vero riguardo il telo più famoso del capoluogo sabaudo questo testo fa per voi (Einaudi) Ultima lettura consigliata: Atlante dei luoghi misteriosi d’Italia di Massimo Polidoro. È una guida scettica su luoghi indubbiamente pieni di fascino del nostro Belpaese, da nord a sud, isole comprese. La nostra Italia è piena di località con storie, monumenti, reliquie e molto altro che meritano di essere conosciute ed esplorate (Bompiani).
Chiara Ferrari è biologa è nutrizionista, ed ecco i suoi libri: «1. Il grande disegno, di Stephen Hawking. “Noi siamo una forma di vita basata sul carbonio, e ciò pone il problema di come si siano formati il carbonio e gli altri elementi pesanti presenti nel nostro corpo. […] Perché esistano esseri come gli umani, il carbonio deve essere trasportato dall’interno della stella in regioni più accoglienti. Ciò accade quando la stella, al termine del suo ciclo vitale, esplode come supernova espellendo carbonio e altri elementi presenti, che più tardi si addensano in un pianeta”. 2. Possiamo salvare il mondo, prima di cena, di Jonathan Safran Foer. “Spesso gli astronauti si sono detti profondamente commossi, e trasformati, dalla vista della Terra dallo spazio. […] Da quel punto di vista privilegiato, l’ambiente non è più un ambiente, un concetto, un contesto, laggiù fuori da noi. È tutto, noi compresi”. 3. Il dilemma dell’onnivoro, di Michael Pollan. “Agli occhi di un naturalista, un supermercato si rivela, a prima vista, un ambiente con ricchissima biodiversità. In poche centinaia di metri quadri sono rappresentate decine e decine di vegetali, animali e funghi. In natura non c’è foresta o savana che possa vantare numeri analoghi”. 4. Al di là delle parole, di Carl Safina. “Ogni confine che cerchiamo di tracciare in modo netto, ad esempio tra elefanti ed esseri umani, è stato già sfumato dalla natura con il pennello della parentela ancestrale”».
Per chiudere la rassegna, presentiamo la selezione di un’altra utente, Irene, medico nucleare. «1. La nascita imperfetta delle cose, di Guido Tonelli: cominciamo col botto! Un libro fantastico per tutti i nerd appassionati di fisica delle particelle come la sottoscritta. Scorrevole e appassionante, narra come si è arrivati alla detezione del Bosone di Higgs, dall’idea degli esperimenti alla loro realizzazione pratica (e tutti i problemi che hanno incontrato). Imperdibile. 2. Breve storia di chiunque sia mai vissuto di Adam Rutherford: è un libro del 2017, quindi non ci troverete le novità di genetica delle popolazioni uscite ieri. Ma è ugualmente un buon testo, con una ricca bibliografia, molto chiaro ed interessante. 3. Allucinazioni di Oliver Sacks: perché un testo di Sacks non può mancare, e insomma, di solito consiglio L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello (il primo suo che ho letto, e che è fenomenale), ma ce ne sono molti altri estremamente interessanti. Come questo, per esempio. Bonus: Creature grandi e piccole di James Herriot: non è un libro di scienza in senso propriamente detto. Ma mostra come si stava davvero quando “si stava meglio quando si stava peggio” dipingendo, seppure romanzata, la realtà dell’agricoltura e dell’allevamento nell’Inghilterra rurale degli anni ’40 e ’50. E soprattutto, insegna cosa vuol dire essere un medico coscienzioso, degli animali o delle persone non ha importanza. Devo molto a questo autore».