È cominciata il 21 settembre, e si concluderà il 29 settembre, una settimana dedicata alla donazione di midollo osseo. Con la manifestazione Match it now!, organizzata da Admo (Associazione donatori di midollo osseo) insieme ad altre associazioni, e patrocinata dal Ministero della salute e dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) offre in 180 piazze la possibilità di avvicinarsi alla donazione di midollo osseo. A Legnano l’evento si terrà sabato 28 settembre in piazza San Magno, dalle 8 alle 20. Per sapere dove e quando si svolgeranno tutti gli altri eventi in programma si può consultare il sito di Match it now!, cliccando sulla mappa in home page. In tutte le città che partecipano sarà possibile ottenere informazioni sulla donazione di midollo e in alcune di esse (tra cui Legnano), per chi ha requisiti di base, procedere alla tipizzazione con un semplice prelievo. Per potersi iscrivere è sufficiente avere almeno 18 anni e non averne ancora compiuti 36, godere di buona salute e pesare più di 50 chili. Le cellule staminali emopoietiche, che sono quelle prelevate dal donatore e trapiantate nel ricevente, possono essere prelevate direttamente dal midollo osseo o dal sangue periferico. Un’altra fonte di queste cellule è il sangue del cordone ombelicale: le donne intenzionate a donarlo possono chiedere informazioni alla Banca di sangue cordonale della propria regione.

Come avviene la donazione

«Le cellule staminali emopoietiche possono essere prelevate direttamente dal midollo osseo o dal sangue periferico. Il sangue midollare viene prelevato all’interno delle ossa del bacino (creste iliache), in anestesia generale o epidurale, e dura circa un’ora. Si tratta di una procedura sicura che non comporta danni o menomazioni per il donatore. Ad ogni modo, esistono dei rischi minimi, rari, legati sia all’anestesia che all’insorgere di infezioni o ematomi nella sede di prelievo. Nel caso di donazione di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico, 4-5 giorni prima del prelievo è indispensabile assumere dei farmaci (noti come “fattori di crescita”) in grado di stimolare il midollo a produrre e rilasciare nel circolo sanguigno nuove cellule staminali. Il donatore è costantemente monitorato e le procedure di prelievo non necessitano di anestesia. Sarà il medico che ha in cura il paziente in attesa di trapianto a proporre il tipo di donazione (da midollo osseo o sangue periferico); questa indicazione è formulata sulla base delle necessità del paziente, della disponibilità e idoneità del donatore».

Come avviene il matching

La donazione di midollo è molto diversa dalla donazione di sangue. Nella seconda, come sanno bene i donatori Avis, una volta stabilita l’idoneità si può procedere una donazione periodica che avviene fino a quattro volte all’anno (a seconda del genere e dello stato di salute). Per quando riguarda il midollo osseo, se ci sono i requisiti e si procede alla tipizzazione, i propri dati finiscono nel Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR). Ogni volta che c’è la necessità di un trapianto, si consulta il registro per stabilire se c’è un caso di compatibilità (il “matching”, appunto). Le percentuali di compatibilità tra donatore e ricevente sono molto basse (una ogni 100mila), quindi è molto importante che nel registro ci siano i dati di molti donatori, in modo da aumentare le probabilità che si realizzino i matching. Come dicevamo l’età per iscriversi è tra i 18 e i 36 anni (non ancora compiuti), ma una volta iscritti nel Registro i dati vengono conservati fino al compimento di 55 anni. «Ad oggi – si legge sul sito del Ministero della salute – sono circa 1.700 i pazienti in favore dei quali è stata attivata una ricerca all’interno del Registro IBMDR che, ricordiamo, è in collegamento con tutti i Registri nel mondo. Nella passata edizione di Match it Now! sono stati reclutati 3.872 nuovi donatori. A fine 2018, il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo – IBMDR è arrivato a contare 558mila [aspiranti donatori] con una quota di nuovi iscritti che è stata pari a 44.908. Il 2018 ha inoltre segnato per l’Italia il raggiungimento dell’importante traguardo del 10.000esimo trapianto realizzato da donatore volontario».