Ieri si è celebrata la Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, promossa da CoorDown Onlus. Il modo migliore per spiegare il lavoro che si sta facendo in questi anni per assicurare alle persone affette da questa sindrome una vita il più possibile autonoma, è raccontarne le storie. Ne raccogliamo di seguito alcune, tratte da una pagina del sito dell’associazione.

Francesco ha 21 anni e vive a Brugnera, un piccolo paese in provincia di Pordenone. È nato con una forma a mosaico di sindrome di Down. Grazie al suo impegno e al sostegno di genitori e amici ha raggiunto traguardi importanti.
Si è diplomato la scorsa estate con il voto di 82/100 all’IPSSAR di Vittorio Veneto, sezione enogastronomia, e ha da poco superato l’esame per il conseguimento della patente B. Fra le sue passioni più grandi, oltre alla cucina, c’è anche la ginnastica artistica acrobatica che pratica da alcuni anni con ottimi risultati.

Andrea, Gragor, Martina, Francesco e Laura sono assunti a tempo indeterminato al Milleluci Café di Firenze, una bella realtà imprenditoriale e un interessante progetto di inclusione lavorativa nato dalla collaborazione fra l’Associazione Trisomia 21 e l’Unicoop.
Dopo un periodo di formazione, i ragazzi hanno imparato a occuparsi del banco caffetteria e della cucina, a servire bibite e panini, accogliere e gestire i clienti in sala. Una curiosità? Il nome del locale l’hanno scelto loro stessi, immaginando un posto pieno di luce ed energia.
Anche Sara ha raggiunto un bel traguardo nel suo percorso di autonomia. Lavora infatti all’Apple Store di piazza della Repubblica, un risultato reso possibile dalla sua determinazione e dal supporto concreto, durante il periodo di formazione e di inserimento, dell’Associazione Trisomia 21 Onlus.

Elena e Spartaco hanno cominciato a frequentarsi molti anni fa. Dopo un lungo e graduale percorso verso l’autonomia sono riusciti a coronare il sogno di vivere insieme, in una loro casa.
Sono stati tra i primi a seguire il progetto di vita indipendente “Casa al Sole”, avviato nel 2001 per volontà di alcuni genitori e gestito dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’AAS 5 Friuli Occidentale.
I due ragazzi, divenuti ormai giovani adulti, hanno imparato a prendersi cura di loro stessi, a mettersi in relazione e ad affrontare in modo consapevole le difficoltà e le gioie della quotidianità.

Al termine della scuola dell’obbligo Andrea ha frequentato un corso di formazione organizzato dall’associazione Air Down di Torino. Dopo un tirocinio durato un anno, “La Granda – Hamburgeria di Eataly” lo ha assunto con un contratto a tempo indeterminato.
Fabio ha 24 anni. Finita la scuola, ha intrapreso un percorso di formazione professionale e dopo uno stage di 6 mesi è stato assunto dall’azienda Tiger con un contratto part-time a tempo determinato e concrete prospettive di rinnovo.
Grandi soddisfazioni anche per Alberto che ha conseguito il diploma di tecnico turistico e ha poi frequentato un corso di 300 ore per addetto alle vendite. Subito dopo è arrivato il tirocinio presso Eataly al termine del quale l’azienda lo ha assunto con contratto a tempo determinato di 6 mesi trasformato alla scadenza in tempo indeterminato (part-time di 21 ore settimanali).

Riccardo e Matteo sono due ragazzi con sindrome di Down che da qualche mese vivono da soli in uno degli appartamenti del progetto “Io sogno per me”, gestito dalla Fondazione “Più di un Sogno” di San Giovanni Lupatoto (Verona).
Entrambi lavoratori, hanno raggiunto questo importante traguardo grazie alla fiducia delle loro famiglie e all’aiuto di volontari e operatori. “Io sogno per me” è rivolto a giovani con disabilità intellettiva a partire dal quattordicesimo anno di età: si concentra su interventi di inclusione sociale e di residenzialità autonoma e rappresenta la prima esperienza del genere sul territorio veronese e una delle poche in Italia.

L’associazione Crescere Insieme di Rimini, in collaborazione con Coop Adriatica, ha curato la realizzazione di un’aiuola e di un parco giochi collocati in una piccola piazza della città antistante al supermercato.
Il progetto si è esteso al ripristino di tutta l’area, per anni abbandonata al degrado, e ha visto il coinvolgimento dei ragazzi di Geox for Valemour che hanno realizzato le immagini e le bellissime fantasie di colori stampate sui pannelli che circondano la piazzetta e sui teli che coprono il parco giochi. La manutenzione è affidata invece ai ragazzi con disabilità intellettiva della Cooperativa La Formica.
Grazie al prezioso lavoro di tutti loro oggi questo angolo di città è diventato un posto molto bello e accogliente dove i bambini sono tornati a giocare.

Francesco vive a Napoli con i suoi genitori. Ha da poco compiuto 26 anni e fin da quando era piccolo adora le attività pratiche di ogni genere.
Lavora ormai da tempo, in maniera stabile, al Veritas, un ristorante gourmet con pochi coperti nel cuore della città, poco lontano da Mergellina. Fierissimo dei suoi compiti, si occupa di apparecchiare i tavoli, preparare la sala al servizio e sistemare la dispensa e le bottiglie di vino. Nelle serate più affollate non si tira indietro e dà una mano anche in cucina per lavare e asciugare piatti, posate e bicchieri.
Ama la pizza (sta seguendo un corso professionale per imparare a farla), il mare e il nuoto, lo sport che pratica da sempre.

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