Il 23 febbraio il governo ha firmato un decreto con misure straordinarie legate alla diffusione del coronavirus in alcune aree d’Italia. Tra le novità, un’agevolazione affinché i lavoratori possano accedere più facilmente al cosiddetto smart working, ossia il lavoro da casa. Visto che per molti potrebbe essere una novità, bisogna stare attenti al rischio dato dalle continue distrazioni che un ambiente di lavoro diverso da quello abituale può comportare. Per arginare il problema, offriamo una piccola guida ricavata da un post pubblicato su Medium, che si basa in larga parte sul libro di Cal Newport Digital Minimalism.

1. Cancellate le app dei social media dal telefono

Le versioni per smartphone delle app di Facebook, Instagram ecc. sono realizzate con l’intento di catturare l’attenzione dell’utente per più tempo possibile. Il primo consiglio è quindi (se proprio dovete usare i social media durante gli orari di lavoro) di accedervi solo dalla versione desktop, molto meno raffinata da questo punto di vista. In questo modo, se anche durante una pausa darete un’occhiata al telefono, eviterete di finire in un vortice di scrolling da cui non è facile uscire in tempi brevi.

2. Fate una sola cosa alla volta con i vostri dispositivi

Uno degli aspetti rivoluzionari dei personal computer, quando sono arrivati sul mercato, era che con una stesso dispositivo era possibile fare più cose. Il problema è che, ora che i computer si sono evoluti e sono diventati più efficienti e potenti, tendiamo a usarli per fare più cose contemporaneamente. Il cosiddetto multi-tasking è un’attività che sottrae tempo e concentrazione, e quindi andrebbe evitata il più possibile. Per esempio, se dovete fare un lavoro che non richiede l’accesso a internet (per esempio scrivere un testo) il consiglio è di spegnere il wi-fi. Se invece avete bisogno di cercare informazioni online, potete usare delle apposite app che limitano l’accesso a una lista di siti web (che potrete costruire a piacimento) per un certo intervallo di tempo. Una di queste si chiama Freedom (che si può provare gratuitamente ma ha dei piani di utilizzo a pagamento), oppure (solo su Mac) SelfControl, gratuita e open source.

3. Usare i social media da professionista

Se la vostra routine lavorativa richiede di accedere ai social media, questo non vuol dire che ci dovrete restare costantemente collegati. I consigli sono di mantenere un numero di contatti limitato (per esempio 150 su Facebook, vicino al numero massimo di persone con cui, secondo la psicologia, siamo in grado di mantenere relazioni reali) o usare strumenti come TweetDeck (se lavorate con Twitter), che permette di ascoltare cosa si dice di un argomento filtrando i tweet più popolari (per esempio quelli che hanno almeno 50 like o retweet). Inoltre con TweetDeck si possono programmare i tweet per l’auto-pubblicazione, il che permette di concentrare l’attività in momenti precisi.

4. Abbracciate la filosofia “Slow Media”

Sulla falsa riga del movimento Slow Food, Slow Media propone di migliorare la qualità del modo in cui si interagisce con l’informazione online. Piuttosto che disperdersi in breaking news che per definizione sono parziali e spesso contengono imprecisioni o cose non vere, meglio riservare del tempo per la lettura di articoli lunghi e ben costruiti. Proprio adesso che abbiamo a che fare con un clima frenetico legato al coronavirus, meglio stare alla larga dai bollettini che arrivano di ora in ora e prendersi il tempo, a fine giornata, per leggere un articolo che metta in ordine le cose successe.

5. Usare un telefono “stupido”

Sempre più persone stanno passando a telefoni di tipologia precedente alla rivoluzione “smart” avviata dal primo iPhone di Apple. C’è anche chi usa due telefoni, in modo da poter decidere di volta in volta a seconda delle funzionalità di cui ha davvero bisogno. Se però non volete avere due SIM e due numeri di telefono, esiste un dispositivo che si chiama Light Phone, che inoltra le chiamate in arrivo sul vostro numero su un apposito dispositivo che è in grado solo di gestire chiamate ed SMS. 350 dollari per rendere “stupido” il vostro telefono, sembra assurdo ma forse ne vale la pena.

(Foto di Dillon Shook su Unsplash)