Un periodo di interruzione dal consumo di alcol può avere ottimi effetti sulla salute. Alcuni studi hanno verificato che un mese di astinenza totale ha ricadute immediate su diversi fattori di rischio, e inoltre induce molte persone a bere meno del solito nei mesi successivi alla pausa. Un articolo in proposito è stato pubblicato il 5 maggio sulla rivista scientifica BMJ Open. Per un mese, 94 partecipanti si sono impegnati a non consumare alcol, senza modificare altre loro abitudini, mentre è stato osservato un gruppo di controllo di 47 persone che invece hanno continuato a bere normalmente.
Alla fine del periodo, è stato rilevato che chi si è astenuto presentava un miglioramento delle condizioni di salute da diversi punti di vista: pressione arteriosa, livelli di colesterolo, rischio di diabete, perdita di peso, fattori di rischio tumorale. Ciò da cui mettono in guardia i ricercatori, nella parte dell’articolo riservata ai possibili temi di dibattito, è la conclusione errata per cui sia sufficiente un periodo di “disintossicazione” per “rinnovare” il fegato e ottenere tutti gli altri vantaggi elencati. Ulteriori ricerche dovranno essere condotte sui risultati a lungo termine di queste brevi pause. In ogni caso, gli studi confermano le connessioni già ipotizzate tra il consumo di alcol e lo sviluppo di tumori e l’aumento del rischio cardiovascolare.
Altri spunti interessanti sono dati dai risultati della campagna “Dry January”, che l’associazione inglese Alcohol Concern ha lanciato alcuni anni fa. L’iniziativa si concretizza nello spingere le persone a prendersi ogni anno una pausa di un mese (gennaio) dall’alcol. L’obiettivo, come per altre campagne simili, è quello di rendere le persone più coscienti delle proprie abitudini di consumo e di ciò che questo comporta per il loro benessere: dal punto di vista medico, sociale, economico, ecc.
Se però abbiamo visto che non basta un mese all’anno per “ripulirsi”, un articolo pubblicato dall’American Psichological Association nel 2016 mostra un altro dato interessante: chi smette di bere per un mese, spesso beve meno per tutto il resto dell’anno. In questo caso sono stati osservati 1.070 uomini e 2.722 donne, che si erano registrati sulla piattaforma Dry January. I partecipanti sono stati consultati alla fine del mese e poi dopo ulteriori sei mesi. Ciò che si è scoperto è che la percentuale di essi che aveva completato con successo il mese di astinenza si attestava tra il 62,9 (donne) e il 66,7 (uomini) per cento. Analizzando però i risultati del follow-up, ci si è accorti che sei mesi dopo tutti i partecipanti (anche chi non aveva resistito per tutti i 31 giorni senza bere) avevano comunque ridotto i loro consumi di alcol. La pausa, seppure relativamente breve, aveva dunque prodotto effetti anche sul medio periodo.
Lo studio mostra anche che le persone che hanno completato il Dry January riuscivano poi a gestire meglio la pressione sociale che sta intorno al consumo di alcol. Rifiutare “un altro giro” non è sempre facile, e imparare a farlo senza provare disagio può migliorare la propria vita sociale, oltre alla salute. Inoltre, bisogna ricordare che l’alcol ha effetti negativi anche sulla qualità del sonno, sul sistema immunitario e sull’aspetto della pelle. Ci sono numerosi motivi, dunque, per pensare di provare su di sé un periodo di stop dall’alcol. Gennaio è ancora lontano, ma un ipotetico “Dry June” potrebbe essere un’ottima idea.