
alla pagina di Movember
La moda dei baffi da sempre ha i suoi alti e bassi. Per stare agli ultimi decenni, essa ha avuto grande fortuna negli anni ’70, che hanno fatto dei baffi un tratto distintivo trasversale tra ceti sociali e generazioni. Poi il loro appeal è diminuito progressivamente dagli anni ’80. Negli ultimi tempi il baffo sta godendo di nuova fortuna tra i giovani, che ne sfoggiano nelle più varie forme e interpretazioni. Ma non è di trend che vogliamo parlare, bensì di benessere e solidarietà.
Da una decina d’anni esiste infatti una campagna di raccolta fondi, nata in Australia e poi diffusa in tutto il mondo, che sfrutta i baffi come elemento distintivo per sensibilizzare gli uomini verso il controllo costante della salute e dei problemi più diffusi tra loro, su tutti il cancro alla prostata. Il suo nome è Movember, un portmanteau dato dall’unione di moustache (baffi) e november. Le regole sono semplici: all’inizio di novembre, ogni partecipante si rade completamente, per poi lasciar crescere per tutto il mese i propri baffi, tenendo il resto del volto completamente liscio. Da quel momento egli è un Mo bro, e deve agire da manifesto viaggiante e parlante per la campagna, impegnandosi a promuovere l’iniziativa e spingere altri uomini a effettuare controlli costanti per vigilare sulla propria salute.
Anche le donne (le Mo sistas) possono dare il proprio contributo. Come dice il sito ufficiale della campagna, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. E questo caso non fa eccezione, perché le compagne dei Mo bros possono supportare la campagna con una donazione, parlandone, organizzando raccolte fondi o indossando magliette o altri accessori del merchandising. È forse un modo strano e inusuale per noi italiani di supportare una campagna di solidarietà, infatti qui da noi non esiste ancora un gruppo ufficiale del Movember. Nonostante la grande disponibilità a donare del nostro Paese, siamo più abituati a farlo in contesti seri, dove l’approccio è completamente diverso.
Eppure i risultati del Movember ne fanno una campagna di grande impatto, che dalla sua costituzione nel 2004 ha raccolto 174 milioni di euro per la ricerca sulle patologie prettamente maschili. Siamo già a metà novembre e ormai è tardi per seguire le regole fin dall’inizio. Ci impegniamo a segnalare l’iniziativa per tempo l’anno prossimo. Nel frattempo, invitiamo chi può a salire sul treno in corsa e fare del proprio baffo, per le due settimane restanti del mese, la testimonianza del proprio impegno per la salute e il benessere.