Molte persone passano la maggior parte della propria giornata sedute, per lavoro, per studio, per problemi fisici o semplicemente per pigrizia. C’è chi compensa questa inattività con un certo numero di allenamenti più o meno brevi, il che è sicuramente positivo. Se però si trascorre il resto della giornata senza muoversi per nulla o quasi, questi benefici si riducono drasticamente, fino quasi ad annullarsi. Si finisce in quelli che un nuovo studio molto approfondito ha definito “sedentari attivi” (in inglese l’espressione è più divertente: active couch potato, letteralmente “patata da divano attiva”).

Lo studio, spiega un articolo del Washington Post, ha coinvolto più di 3.700 uomini e donne in Finlandia e ha rilevato che molti di loro si esercitavano regolarmente per mezz’ora, ma poi restavano seduti, quasi ininterrottamente, per altre 10, 11 o addirittura 12 ore al giorno. Si trattava appunto di “sedentari attivi”, che però presentavano valori elevati di glicemia, colesterolo e grasso corporeo.

Lo studio ha anche scoperto che gli uomini e le donne che si alzavano e si muovevano anche solo un po’ più spesso, passeggiando o facendo più esercizio fisico, erano sostanzialmente più sani dei precedenti.

Un singolo allenamento giornaliero di 30 minuti, secondo la ricerca, potrebbe non essere sufficiente per alleviare gli effetti negativi della prolungata permanenza in posizione seduta. In altre parole, spiega il Post, se si fa esercizio fisico ma si rimane seduti per il resto della giornata, è come se non ci si allenasse affatto.

La buona notizia è che con alcuni semplici accorgimenti si può evitare di diventare dei sedentari attivi.

L’Organizzazione mondiale della sanità consiglia di allenarsi moderatamente per almeno 30 minuti la maggior parte dei giorni della settimana. In questa definizione rientra per esempio una passeggiata con un buon passo.

Risultati scientifici solidi dimostrano che questa mezz’ora di esercizio fisico migliora la salute, lo spirito e la durata della vita. Il problema però è come trascorriamo le restanti 23 ore e mezza del giorno.

In passato, la maggior parte delle ricerche esaminava separatamente la posizione seduta e l’esercizio fisico e tendeva a ignorare o a minimizzare attività leggere come camminare fino alla cassetta della posta o andare a prendere un’altra tazza di caffè.

Per questo nuovo studio, gli autori hanno usato un’ampia raccolta di dati su quasi tutti i bambini nati nella Finlandia settentrionale decenni fa. Durante la crescita, i ricercatori hanno seguito la loro vita e la loro salute e, dopo che il gruppo è diventato adulto, hanno chiesto a 3.702 di loro di indossare un dispositivo di tracking (diverso da quelli in commercio) per almeno una settimana.

I ricercatori hanno così potuto verificare se una persona era seduta, passeggiava leggermente o faceva esercizio fisico durante la giornata. Poiché i tracker misuravano il movimento, stare in piedi contava come inattività, così come stare seduti. Con questi dati, hanno classificato le persone in base al modo in cui si muovevano.

I “sedentari attivi”, che rappresentavano quasi un terzo del gruppo, erano quelli che stavano seduti di più: più di 10 ore al giorno. Rispettavano le linee guida raccomandate per l’esercizio fisico, con circa 30 minuti giornalieri di esercizio moderato. Ma poi si alzavano raramente, accumulando meno di 220 minuti al giorno di movimento leggero.

Un altro gruppo si è allenato per 30 minuti ed è rimasto seduto per molte ore. Nel frattempo, i suoi componenti si alzavano spesso e facevano brevi passeggiate. Rispetto ai sedentari attivi, hanno trascorso circa il 40 per cento del tempo in più, quasi 90 minuti in più al giorno, in quella che i ricercatori chiamano “attività leggera”.

Un terzo gruppo è rimasto seduto, senza interruzioni, fino a 10 ore, ma ha anche fatto circa un’ora di esercizio fisico nella maggior parte dei giorni.

L’ultimo gruppo, che i ricercatori hanno soprannominato “i mover”, ha fatto esercizio fisico per circa un’ora la maggior parte dei giorni, ma anche attività leggera per circa due ore in più rispetto al gruppo dei sedentari attivi.

Quando i ricercatori hanno confrontato questi gruppi con i dati sanitari, hanno rilevato che i “sedentari attivi” avevano i peggiori livelli di glicemia, grasso corporeo e colesterolo.

Gli altri gruppi erano tutti in condizioni migliori, più o meno nella stessa misura, con valori migliori della glicemia e del colesterolo e circa l’8 per cento in meno di grasso corporeo rispetto ai sedentari attivi.

(Foto di Yasmina H su Unsplash)

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