È molto comune che, nel nostro quotidiano interagire con schermi e notifiche di ogni tipo, il nostro respiro tenda spesso a farsi leggero e superficiale, o a fermarsi del tutto per alcuni momenti. Questo alla lunga può causare un senso di spossatezza. Del fenomeno si parla da alcuni anni, ma visto il nostro rapporto sempre più stretto con queste tecnologie è bene approfondire.
Come ha raccontato al New York Times Stephen Porges, professore di psichiatria dell’Università della Carolina del Nord, la cosiddetta apnea da schermo è una manifestazione della risposta del nostro corpo allo stress. Quando ci troviamo di fronte a uno stimolo, il nostro sistema nervoso cerca dei segnali per capire se si tratta di una minaccia.
La concentrazione e l’attenzione richiedono uno sforzo mentale che avvia una catena di processi fisiologici, tra cui una respirazione più superficiale e un rallentamento della frequenza cardiaca per “tranquillizzare” il corpo e dirottare le risorse per aiutare la concentrazione. Porges ha fatto l’esempio dei gatti che inseguono le loro prede: spesso, poco prima di attaccare, si bloccano e la loro respirazione diventa superficiale. Questo è essenzialmente ciò che accade quando si riceve un? mail o un messaggio sul telefono: ci si blocca, si legge e si elabora un piano d’azione.
Più uno stimolo è inaspettato (ad esempio, ricevere una notifica all’improvviso), più è probabile che il corpo lo interpreti come una minaccia.
Sebbene questi riflessi non siano dannosi in generale, diventano un problema se vengono attivati tutto il giorno tutti i giorni, perché mettono il sistema nervoso in uno stato cronico di pericolo percepito. Ore di respirazione superficiale, spiega il Times, possono far sentire esausti dopo una giornata di lavoro, anche se il lavoro non è particolarmente stressante.
Anche la mancanza di movimento che deriva dallo stare seduti davanti a uno schermo potrebbe contribuire all’apnea da schermo. Porges ha infatti riscontrato l’apnea da schermo tra i suoi pazienti che svolgevano lavori molto stressanti per molte ore senza fare esercizio fisico o senza dormire abbastanza.
Ecco alcune semplici strategie per migliorare le abitudini respiratorie.
Impostare dei promemoria
Alcuni avvisi dal suono delicato durante la giornata possono ricordarvi di controllare il vostro respiro. State respirando con la bocca (spesso un indicatore di respiro corto)? Avete smesso di respirare? La consapevolezza aiuta a reagire.
Se vi accorgete di respirare poco o per niente, provate a fare un sospiro. Alcuni studi suggeriscono che può essere un modo semplice e veloce per ripristinare una respirazione regolare. In uno studio pubblicato a gennaio, un gruppo di ricercatori ha scoperto che fare respiri in cui l’espirazione dura più a lungo dell’inspirazione è particolarmente efficace per migliorare l’umore.
Usare schermi più grandi
Porges ipotizza che quanto più grande è lo schermo, tanto meno può essere impegnativo dal punto di vista mentale.
Date valore alle pause
Spesso le persone si allontanano dal computer per una pausa, ma finiscono per passarla a rispondere ai messaggi sul telefono. Ritagliatevi qualche momento per fare cose che non richiedano uno sforzo mentale eccessivo, come ascoltare musica, in modo che il vostro sistema nervoso possa passare da uno stato di concentrazione e vigilanza a uno di rilassamento.
Aggiungere attività fisica alle pause, come camminare nella natura, è un altro modo per ristabilire l’equilibrio. È una cosa semplice che può aiutare il nostro corpo a funzionare meglio.
(Foto di Studio Republic su Unsplash)
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Le trasfusioni di sangue intero sono solo una piccola parte di ciò che si può fare con i globuli rossi, le piastrine, il plasma e gli altri emocomponenti. Ma tutto dipende dalla loro disponibilità, e c’è un solo modo per garantirla.