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La rassegna “Stranitalia” è ormai un appuntamento fisso del panorama culturale legnanese. Il 9 marzo ci sarà un nuovo capitolo di questa quinta edizione, che ha per titolo “Luoghi comuni… o luoghi in comune?”. In programma questo venerdì alle 21, lo spettacolo (a ingresso libero e gratuito) “Bamamaki: il miracolo di un futuro possibile”, a cura del laboratorio Muri (Mischia e unisci radici e identità), composto da cittadini italiani e stranieri richiedenti asilo. Lo spettacolo si svolgerà all’Oratorio SS. Redentore, in via Barbara Melzi 20 a Legnano.

«Ci rubi il posto di lavoro», «Aiutiamoli, ma a casa loro», «Non vogliono integrarsi e continuano a venire qui da noi!». Questi alcuni dei luoghi comuni che il programma di quest’anno sta provando a sfatare, puntando come sempre sulla conoscenza dell’altro come fonte di superamento della diffidenza e dell’ostilità. «Desiderare una relazione con gli stranieri -si legge sulla pagina web del festival– porta a una consapevolezza profonda dei movimenti del mondo e delle sue diversità, sorgenti di vita buona e di speranza per un futuro costruito insieme, manifestazione di una pace possibile».

In attesa della festa, che si terrà come ogni anno all’inizio di giugno, la rappresentazione teatrale sarà un’ulteriore tappa in questo percorso di riflessione su una questione sempre attuale, considerato anche l’alto impatto che ha sul territorio legnanese la comunità migrante. Quindi complimenti a Stranitalia (e alle numerose associazioni che ne fanno parte) per il rinnovato impegno.

Ci piace dare, assieme a questa segnalazione, una notizia interessante su un tema strettamente correlato, quello della cittadinanza. Il primo marzo, il sito del comitato “L’Italia sono anch’io”, promotore delle due proposte di legge di iniziativa popolare che aprirebbero agli stranieri in termini di diritto di voto (anche sull’elettorato passivo) e sulla semplificazione di tempi e modalità di acquisizione della cittadinanza italiana, ha annunciato il raggiungimento delle 50mila firme necessarie per la presentazione della legge al Parlamento.

«La consegna delle firme (che avviene oggi, ndr) rappresenta però solo la prima tappa di un percorso che sarà ancora lungo e impegnativo -si legge in un comunicato del comitato-. Si tratterà, dal 6 in poi, di fare in modo che il Parlamento calendarizzi la discussione sulle due proposte di legge per arrivare in tempi rapidi alla loro -speriamo- approvazione». Ma l’azione dei promotori non si ferma qui, dichiarando di voler dare il via a «una nuova campagna di comunicazione, che partirà immediatamente, per tener viva l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi sollevati e premere sui parlamentari perché si avvii la discussione sulle proposte di legge». Ci auguriamo che questo succeda presto, anche ricordando le parole pronunciate a novembre 2011 dal Presidente Giorgio Napolitano.