Secondo la Commissione sull’astensionismo istituita nel 2021 presso il Ministero dei Rapporti con il Parlamento, in Italia quasi 5 milioni di persone vivono, per motivi di lavoro o di studio, lontano dal seggio loro assegnato in base all’indirizzo di residenza. Si tratta di oltre un votante su dieci (10,6%). Sempre secondo la Commissione, intervenendo per facilitare le procedure di voto fuori sede si potrebbero recuperare oltre 4 punti percentuali su base nazionale (con punte del 5,9% nel Sud Italia).

Se votare è un diritto-dovere di ciascun cittadino, per tutte queste persone è anche un costo, sia in termini economici che di tempo necessario agli spostamenti. Tale costo cresce al crescere della distanza da percorrere, su cui la Commissione dà alcuni dettagli: «Tra i cittadini per i quali si assume una dimora fuori dalla Provincia/[Città Metropolitana] di residenza (4,9 milioni), circa il 38% (1.860.000 Italiani maggiorenni, poco più del 4% del corpo elettorale nel 2018) impiega 2 o più ore per rientrare nel Comune di residenza attraverso la rete stradale (almeno 4 ore considerando anche il tempo del viaggio di ritorno). Di questi, 728.000 (circa il 15%) devono affrontare uno spostamento complessivo (A/R) tra 4 e 8 ore, 452.000 (9,2%) tra 8 e 12 ore e 681.000 (circa il 14%) superiore alle 12 ore di viaggio. Considerato l’impegno del tempo necessario e i costi correlati si può assumere che questi cittadini siano potenzialmente ascrivibili all’universo degli astensionisti involontari».

Per tutte queste persone, l’unico incentivo a spostarsi è costituito dagli sconti sui biglietti dei mezzi pubblici, che normalmente si aggirano tra il 60 e il 70 per cento del prezzo, a seconda del tipo di biglietto. Bisogna poi considerare che spesso, in caso di elezioni amministrative (comunali, regionali), il risultato dell’elezione non determina da subito un vincitore, quindi è necessario un secondo turno (ballottaggio) e, potenzialmente, un secondo spostamento, con raddoppio dei costi e dei disagi.

L’Italia è uno dei pochissimi paesi in Europa (ma anche oltre) a prevedere il voto fuori sede solo come eccezione, per casistiche comprovate e giustificate (per esempio in caso di cure o ricovero in strutture lontane dalla residenza), e non come normale opzione per chiunque si trovi a vivere in un domicilio che non è quello di residenza. Il caso più eclatante è quello degli studenti, che (nonostante i molti problemi, non ultimo quello del caro affitti) ogni anno si spostano dalla propria città per proseguire il proprio percorso di studi.

Le opzioni per rendere più agevole il voto a distanza non mancano. Basta pescare dalle tante modalità sperimentate altrove, dal voto per corrispondenza a quello per delega o elettronico. Peraltro non è una cosa nuova per l’Italia, che per i residenti all’estero ha un sistema che prevede il voto anticipato per posta, riservando inoltre una quota dei parlamentari ai voti espressi dagli expat. Non si capisce quindi il perché di questo doppio criterio.

Sarebbe anche un bel segnale da lanciare ai tanti giovani per i quali il voto espresso durante il primo anno di università sarebbe il primo, o uno dei primi: uno stimolo alla partecipazione che non potrebbe che avere ricadute positive anche sul lungo termine, per il suo carattere di inclusività.

Nei giorni scorsi la Camera ha approvato un disegno di legge delega sul voto per studenti e lavoratori fuori sede. La legge delega, lo ricordiamo, è lo strumento con cui il Parlamento dà mandato al governo di legiferare su un certo tema, esprimendo alcune indicazioni su tempi e modalità. In questo caso, al governo è lasciato un margine molto ampio (18 mesi) per varare un decreto legge che regoli la materia. Ciò vuol dire che, se anche il testo dovesse essere licenziato in tempi brevi dal Senato (cosa improbabile, data la rarefazione dell’attività parlamentare in questo periodo dell’anno), è praticamente certo che il decreto non arriverà in tempo per le prossime elezioni europee, che si terranno a giugno 2024. Non un bel segnale.

(Foto di Marvin Castelino su Unsplash)

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