Fino al 23 febbraio è possibile partecipare alla campagna “Il vero ascolto”, di Telefono azzurro, volta a potenziare il Centro nazionale di ascolto, il nucleo che si occupa della raccolta delle segnalazioni. Per effettuare donazioni (da 2 a 10 euro), è possibile inviare un sms o chiamare da rete fissa il numero 45592. Finito questo periodo, una nuova “finestra” di finanziamento del progetto sarà riaperta dal 17 al 30 marzo, con le stesse modalità.
Quella di ascolto è l’attività principale dell’associazione, che da oltre trent’anni si occupa di dare assistenza a bambini e adolescenti vittime di violenza. Nel 2018 Telefono Azzurro ha gestito, complessivamente, 1.416 casi di abuso attraverso la linea per le emergenze 114, e 2.794 casi attraverso la linea 1.96.96, attiva 24 ore su 24, che offre aiuto concreto ai bambini e agli adolescenti in difficoltà e supporto agli adulti che hanno bisogno di consigli e informazioni sui problemi legati all’infanzia e all’adolescenza.
La maggior parte delle segnalazioni – spiega l’associazione – riguarda casi di abuso e violenza, che rappresentano più del 20 per cento delle richieste di aiuto complessivamente gestite dalla linea 1.96.96 e quasi il 44 per cento delle richieste gestite dalla linea 114. Tra i casi di abuso e violenza segnalati al numero 1.96.96, il problema denunciato con maggiore frequenza è l’abuso fisico (31,8 per cento delle segnalazioni), ma sono state raccolte anche richieste di aiuto legate al bullismo (24.5 per cento), a casi di abuso psicologico (22.5 per cento) e sessuale (8.6 per cento), a problemi legati alla cura del bambino (3.7 per cento) e dating violence (0.6 per cento). Registrate anche segnalazioni da parte di persone che hanno riferito di essere state testimoni di violenza domestica (5.4 per cento) o fuori casa (0.6 per cento).
Abuso e violenza sono anche la causa prevalente tra le segnalazioni ricevute dalla linea d’emergenza 114, che offre assistenza e aiuto ai bambini e agli adolescenti in situazioni di pericolo immediato per la propria incolumità e a qualunque cittadino che voglia segnalare una situazione di presunta emergenza o pericolo legata ad un minorenne. Oltre mille le richieste di aiuto arrivate legate ad abusi fisici, psicologici o sessuali e ad altri atti di violenza. In particolare, tra i casi di abuso e violenza segnalati alla linea 114 nel 2018, i problemi denunciati con maggiore frequenza sono l’abuso fisico (37.1 per cento delle segnalazioni) e psicologico (27.7 per cento), ma sono state registrate anche segnalazioni relative a problemi connessi alla cura del bambino (14.1 per cento), all’abuso sessuale (8.4 per cento), al bullismo (0.7 per cento) e a casi di dating violence (0.2 per cento). Sono state inoltre ricevute, anche da questa linea, segnalazioni da parte di persone che hanno riferito di essere state testimoni di violenza domestica (5.5 per cento) o fuori casa (0.7 per cento).
Internet è diventata, negli anni, uno dei canali attraverso cui i minori rischiano di subire violenze o molestie, e da questo punto i numeri parlano di oltre 250 casi gestiti da Telefono azzurro l’anno scorso, anche attraverso la chat www.azzurro.it/chat. Questi hanno coinvolto principalmente pre-adolescenti (45 per cento dei casi) e adolescenti (44.1 per cento) di sesso femminile (65 per cento dei casi). Nel 43,1 per cento dei casi i ragazzi hanno chiesto aiuto per problemi legati al cyberbullismo e questa motivazione di intervento è cresciuta del 10 per cento rispetto al 2017. Sono state, inoltre, registrate richieste di aiuto relative al sexting (16,9 per cento dei casi), alla dipendenza da Internet (6,4 per cento), all’adescamento di adulti su minore (6,1 per cento), alla violazione della privacy (5,1 per cento), alla pedopornografia online (3,8 per cento), ad atti autolesivi e suicidi (3,5 per cento), a contenuti che esaltano i disturbi alimentari (1,6 per cento), a crimini online (1,3 per cento) e a diverse altre problematiche. Nel 34,2 per cento dei casi le vittime hanno indicato come responsabile dei propri disagi legati al web un amico e nel 14,4 per cento un’amica. Non mancano, però, i casi in cui il presunto responsabile viene identificato in un estraneo adulto, in un partente, in un coetaneo estraneo o in altre tipologie di figure.
(Foto di Paul Hanaoka su Unsplash)