Ieri è stata la prima Giornata mondiale per le bambine e per le ragazze, proclamata dall’Onu. L’occasione è buona per diffondere informazioni su quanto sta facendo Terre des Hommes con la campagna indifesa. Proprio ieri l’associazione ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il “Dossier sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”. Di seguito i contenuti del comunicato diffuso per segnalare la notizia.
indifesa nasce per garantire alle più vulnerabili salute, protezione dalla violenza e dagli abusi e soprattutto istruzione, nella piena consapevolezza che anche solo un anno in più di scuola consente di accrescere le opportunità di vita per le bambine e, nel tempo, incrementa il reddito della famiglia fino al 20 per cento, trasformandosi in prosperità per l’intera comunità. Le bambine nel mondo continuano a essere vittime silenziose e invisibili di discriminazioni, mancato accesso all’istruzione, violenza, abusi e tratta. Secondo le istituzioni internazionali oggi mancano all’appello più di 100 milioni di bambine non nate per l’aborto selettivo o morte di malnutrizione. 150 milioni di ragazze subiscono ogni anno nel mondo abusi sessuali, almeno nel 56 per cento dei casi commessi da familiari. Sono circa 10 milioni le spose bambine, spesso vittime della violenza del partner. Ragazze con un basso livello di istruzione, che nel 60 per cento dei casi giustificano i maltrattamenti subiti. Questi sono solo alcuni dei dati contenuti nel dossier di Terre des Hommes “La condizione delle bambine e ragazze nel mondo” presentato oggi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione della Prima Giornata Mondiale Onu per le bambine. […]
Per prevenire e contrastare alcune tra le peggiori forme di discriminazione che colpiscono le bambine nel mondo, Terre des Hommes promuove la Campagna “indifesa” che per tre anni rafforzerà l’impegno nei progetti a favore delle bambine e quest’anno, grazie alla raccolta fondi, aiuterà le “bambine domestiche” del Perù, le “spose bambine” del Bangladesh, le “mamme bambine” della Costa d’Avorio e le “bambine salvate dall’infanticidio” in India. In Italia, grazie a un accordo di partnership con i centri Soccorso Rosa dell’Ospedale San Carlo di Milano e Sbam della clinica Mangiagalli di Milano, Terre des Hommes contribuirà anche alla realizzazione di progetti di prevenzione degli abusi sulle bambine.
«Il problema infatti è anche italiano», dichiara Raffaele Salinari, Presidente di Terre des Hommes. «L’assenza di un vero e proprio monitoraggio degli abusi sui bambini, e in particolare sulle bambine, in Italia, è una delle questioni che Terre des Hommes ha posto alle istituzioni italiane». Misura della necessità di efficaci strategie di prevenzione è il dossier “Cronache Bambine”, nato dalla collaborazione tra l’agenzia Ansa e Terre des Hommes e che rappresenta una drammatica indagine su quanto spesso le cronache italiane trattino casi di abusi e maltrattamenti verso le bambine. Nell’ultimo anno e mezzo sono state in media 6 al giorno le notizie a riguardo (3.198 in tutto). Una gran parte relative a casi di pedofilia e adescamento online (804 notizie), seguiti da violenze familiari, abbandoni, trascuratezza, ecc. Ancora, se consideriamo i cinque casi più importanti di cronaca nera sui minori, tutti riguardano storie di bambine, i cui nomi per mesi hanno affollato le testate giornalistiche: gli omicidi di Sarah Scazzi (914 notizie), Yara Gambirasio (413), Elisa Claps (304), delle gemelle Schepp (280), assieme alle notizie (46) che ancora oggi arrivano sulla scomparsa di Denise Pipitone.
Con il numero 45501 della Campagna indifesa di Terre des Hommes, attivo dall’1 al 21 ottobre, si possono donare 2 euro via sms da cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile Coop Voce e Nòverca. Si possono anche donare 2 euro da rete fissa Twt e fino a 5 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.