«Thank you so much. What a great job! The minister of Culture and Tourism in Italy. There’s no better job». A dirlo è stato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, mentre terminava la sua visita al Colosseo assieme al ministro Dario Franceschini. Che fare il ministro della Cultura e del Turismo in Italia sia il più bel lavoro al mondo (o uno dei più belli) è fuori discussione, ma è altrettanto certo che a esercitarlo debba essere una persona con idee e capacità non da poco. Ecco perché esortiamo l’attuale ministro a dimostrare se davvero meriti la stretta di mano ammirata di Barack Obama (un altro che non fa proprio un lavoretto banale). Di certo fa piacere la notizia dell’inaugurazione di tre nuove domus nel parco archeologico di Pompei. Il ministro non ha perso l’occasione di presenziare all’inaugurazione in modo da associare la propria immagine e quella del governo a un’iniziativa di successo. In questi casi non bisogna però dimenticare che tale operazione è iniziata ben prima dell’insediamento di questo esecutivo, e comunque si deve alle normali attività di manutenzione del sito, non a un progetto nato per iniziativa ministeriale. Anzi, l’inaugurazione è di molto posteriore alla fine dei lavori: «Le domus di Marco Lucrezio Frontone, di Romolo e Remo e di Trittolemo erano ristrutturate da tempo ma non visibili al pubblico per la cronica carenza di personale di custodia – scrive l’Asca –. È lo stesso ministro a spiegare ai cronisti che le tre domus “resteranno aperte al pubblico grazie a un accordo con i lavoratori per tutte le festività pasquali” e che c’è il suo impegno a “costruire con i sindacati un accordo per tenerle aperte sempre”». Insomma, dietro alla patina di successo dell’operazione restano le solite “magagne” all’italiana.
Andando indietro di qualche giorno, segnaliamo invece un’uscita (a nostro parere) infelice di Franceschini, quando nel corso di una conferenza stampa ha detto: «Penso che in Italia ci sia un gran bisogno di campi da golf e che ci sono alcune regioni, in particolare del Mezzogiorno, che ampliando l’offerta di campi da golf riusciranno ad attrarre il turismo straniero, che oggi non si riesce ad attirare. Penso per esempio – ha precisato Franceschini – a un turismo statunitense di un certo livello che verrebbe volentieri in Sicilia ma non lo fa perché non trova una rete di grandi alberghi né campi da golf». Forse tale curiosa idea deriva proprio dalla visita di Obama che, in privato, deve aver confidato al ministro che sì, l’Italia è davvero un posto meraviglioso, ma Roma è troppo satura di palazzi e monumenti per farsi due tiri a golf. Battute a parte (si sa che Obama preferisce il basket, che non necessita di grandi spazi), l’uscita è davvero infelice e suona un po’ ridicola a fronte delle tante iniziative possibili per preservare e rilanciare cultura e turismo in Italia. Bene l’idea di regolamentare e semplificare l’ingresso dei privati nei lavori di restauro, ma ci auguriamo che sia poi sempre il Ministero a dettare le linee guida degli interventi.
Ci aspettiamo poi che il Mibac accolga l’appello del Fai (Fondo ambiente italiano) per fermare l’ingresso nella laguna veneziana delle grandi navi. Un piccolo incidente qualche giorno fa ha dimostrato ancora una volta quanto inadeguato sia l’ingresso di tali scafi pachidermici in un’area tanto delicata quanto il porto del Lido. «Il Fai chiede che il governo intervenga con grande urgenza e imponga con nuovo atto il divieto di navigazione delle navi da crociera e dei traghetti superiori alle 40mila tonnellate. Inoltre auspica che si trovi una soluzione definitiva, le grandi navi restino addirittura fuori dalla laguna». L’immagine della grande nave che entra in laguna in effetti è impressionante se intesa come metafora di un possibile “ingresso dei privati nella gestione del patrimonio culturale”. Speriamo che il ministro abbia in testa un ormeggio più morbido.
Con questo post ZeroNegativo e Avis Legnano augurano a tutti buona Pasqua. Le pubblicazioni sul blog riprenderanno martedì 22 aprile.