C’è ancora chi non teme lo straniero. E nemmeno lo vede solo come risorsa (termine che di questi tempi nasconde il significato di forza lavoro). Più semplicemente, lo straniero è una persona. Da questa disarmante presa di coscienza sono nate sul territorio del legnanese una serie di iniziative di volontariato, che hanno dato vita alle scuole di italiano per stranieri, prima a Legnano e poi nei comuni limitrofi. Da queste esperienze nasce, quattro anni fa, il progetto StranItalia. Alla testa un gruppo di ragazzi di una di queste scuole, “Il Veliero” di San Giorgio su Legnano, che sentiva l’esigenza di creare un evento che riuscisse a coinvolgere, oltre a studenti, insegnanti e loro congiunti, anche il resto della cittadinanza. Così nel 2008 si svolge “Le vie del mondo, il viaggio”, la prima edizione. Si prosegue nel 2009 con “MiGraggi in occidente” e nel 2010 con “Vicini di casa”. Quest’anno il titolo è “Lavori in corso”, argomento quanto mai attuale.
«Ogni anno cerchiamo di trovare un tema che riguardi gli stranieri, ma che possa interessare tutta la cittadinanza», spiega Federica Villa, 21 anni, studentessa di Storia alla Statale di Milano e insegnante alla scuola di San Giorgio. «La rassegna è un momento di incontro e di scambio in cui tutto ruota attorno agli studenti. L’impulso progettuale arriva da noi volontari, ma il loro punto di vista è fondamentale per la scelta dei contenuti di ogni serata. Nelle fasi più tecniche e logistiche ognuno di loro dà una mano, mettendo in campo le proprie competenze. E poi, durante le serate, agli studenti è assegnato un ruolo da protagonisti. Leggere un testo in pubblico o porre delle domande a un ospite sono occasioni importantissime, in cui gli studenti possono esprimersi e mostrarsi per quello che sono, mettendosi in contatto con la realtà in cui vivono». E infatti, durante il prossimo evento in programma, il concerto dei Numantini che si terrà il 15 aprile alle scuole Tosi, i ragazzi leggeranno i propri testi sul tema del lavoro.
La rassegna è cresciuta rispetto alla prima “pionieristica” edizione, anche grazie all’esperienza accumulata dagli organizzatori: «Per il 2010 abbiamo potuto contare su un finanziamento di 13mila euro da parte della Fondazione Cariplo, per la copertura del 70 per cento dei costi – riprende Federica -. Quest’anno abbiamo vinto un bando pubblicato dalla fondazione Ticino Olona, che ci garantisce la copertura del 25 per cento dei costi, 2mila euro». Nell’anno del volontariato, tra i bandi pubblicati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, non ce n’era nessuno al quale StranItalia potesse partecipare. Il rapporto con le istituzioni locali è sereno, anche se, commenta Federica, «la loro presenza potrebbe essere più incisiva. Il Comune ci dà il patrocinio e ci concede gli spazi a pagamento, senza porre alcun tipo di ostacolo. Ma poi ai nostri inviti non risponde mai nessuno. Questo è un peccato. Non che ci interessi l’intervento di cinque minuti in cui il politico di turno metta in fila una dietro l’altra una serie di belle parole. Vorremmo nelle istituzioni un vero interlocutore, rappresentante di politiche concrete volte alla valorizzazione della persona».
Dopo il concerto di aprile, la rassegna proseguirà a giugno con l’evento clou nel parco della biblioteca di Legnano. Ma prima, per gli amanti della cucina, sono previste due cene etniche, il 30 aprile e il 14 maggio, in cui studenti e insegnanti saranno impegnati a fare il giro del mondo davanti ai fornelli (per informazioni, potete consultare il sito della scuola di Babele e inoltrare la vostra richiesta).