Da molto tempo gli scienziati ripetono che, rispetto alla pandemia, la priorità a livello mondiale dovrebbe essere aumentare la copertura vaccinale nei paesi in cui questa è molto bassa o inesistente – tipicamente, i paesi poveri. Purtroppo il mondo sta andando in un’altra direzione. Un articolo di Gwynne Dyer per Internazionale.

La nuova variante omicron del covid-19 è stata scoperta e segnalata da scienziati in Sudafrica e in Botswana, i soli paesi dell’Africa meridionale dove sono presenti competenze e risorse per sequenziare il genoma del virus.

E cosa hanno fatto i paesi ricchi del mondo? Come l’ubriaco che cerca sotto un lampione le chiavi dell’automobile che ha perso – “Dove ti sono cadute?”. “Laggiù”. “E allora perché le cerchi qui?”. “Perché qui si vede meglio” – hanno bloccato i viaggi dai paesi dell’Africa meridionale.

Il 23 novembre gli scienziati del Botswana hanno inviato 99 sequenze di genoma del sars-cov-2 al Wellcome Sanger institute, nel Regno Unito, che dal marzo 2020 ha fatto da portale per più di un milione di sequenze simili provenienti da decine di paesi. Qui hanno notato che tre di questi genomi sembravano diversi dalla solita variante delta.

Discriminata e isolata

Lo stesso giorno una squadra diversa in Sudafrica ha caricato i genomi di sette campioni di covid con le stesse mutazioni sospette nella proteina spike che il virus usa per infettare le cellule umane. Nel giro di poche ore gli scienziati di tutto il mondo erano in grado di studiare quei genomi sul web e in 72 ore l’Oms ha dichiarato che siamo di fronte a una quinta “variante preoccupante”.

A quel punto i paesi ricchi del nord globale hanno immediatamente chiuso i cancelli in faccia ai viaggiatori provenienti dal Sudafrica e da altri nove paesi della regione. Non è nemmeno chiaro se la nuova variante sia emersa proprio qui, ma tanto che importa?

Il professor Tulio de Oliveira, lo scienziato di Durban a capo delle ricerche per capire la nuova variante, ha sottolineato come il Sudafrica sia stato “molto trasparente per ciò che concerne l’informazione scientifica… Il mondo dovrebbe sostenere il Sudafrica e l’Africa intera e non discriminarla o isolarla”. Figuriamoci!

Il 28 novembre il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa avvertiva già che il divieto di viaggio “non ha alcuna base scientifica né avrà efficacia nel contrastare la diffusione di questa variante. L’unica cosa che si otterrà con il divieto di viaggiare sarà danneggiare ancora di più le economie dei paesi colpiti e indebolirne le capacità di reagire alla pandemia e riprendersi”.

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(Foto di Unicef Ethiopia su flickr)

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