Come ogni anno in questo periodo, l’influenza stagionale è in arrivo. Anzi, per qualcuno è già arrivata. Quest’anno, per i donatori di sangue, il vaccino antinfluenzale è gratuito, come specificato nelle raccomandazioni del Ministero della salute. Per informazioni sulle modalità di erogazione del servizio, occorre fare riferimento alla propria Azienda socio sanitaria territoriale (Asst), in base al comune di residenza. Per quanto riguarda i donatori di sangue di Legnano, che fanno capo all’Asst Ovest Milanese, la Regione Lombardia non ha ancora pubblicato sul sito della campagna antinfluenzale le indicazioni su come muoversi.
Come Avis Legnano, consigliamo ai donatori iscritti alla nostra sezione di rivolgersi al proprio medico di base. Presentandosi muniti di tesserino dell’associazione, dovrebbe essere possibile effettuare la vaccinazione gratuita nello studio medico. Attenzione però, requisito fondamentale è che il donatore sia “attivo”, e cioè che abbia effettuato almeno una donazione negli ultimi 24 mesi. In caso di problemi, vi invitiamo a rivolgervi ad Avis Legnano utilizzando uno dei nostri contatti.
«Il periodo indicato per la vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre», spiega il sito del Ministero. Ma in quali casi è opportuno vaccinarsi contro l’influenza? Per chi non soffra di particolari problemi di salute, l’influenza non rappresenta una particolare minaccia. I suoi sintomi, per quanto spiacevoli, si esauriranno nel corso di circa una settimana. Vi sono però categorie di persone considerate a rischio, per cui contrarre il virus potrebbe generare problemi più gravi. In particolare, come spiega l’Istituto superiore di sanità, le persone dai 65 anni in su, le donne al secondo e terzo mese di gravidanza, bambini e adulti con malattie croniche cardiache, respiratorie, o che comportino una diminuzione nella produzione di anticorpi. Altre patologie persistenti possono aumentare il rischio di complicazioni qualora si fosse colpiti da influenza: asma, tumori, broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), fibrosi cistica, diabete, HIV/AIDS, malattie renali o epatiche, obesità.
Visto che il vaccino antinfluenzale è gratuito per i donatori di sangue bisogna dunque dedurre che si tratti di una categoria a rischio? Assolutamente no. La decisione del Ministero arriva a seguito delle raccomandazioni del Centro nazionale sangue e delle associazioni di volontariato, ed è finalizzata a evitare che si creino carenze di sangue dovute alla convalescenza dei donatori e della sospensione dalla donazione dovuta all’assunzione di farmaci per la cura dei sintomi del virus.
L’inoculazione del vaccino prevede una sospensione di soli due giorni, e garantisce al donatore di non contrarre il virus. O se anche dovesse contrarlo (il livello di protezione non arriva al cento per cento, nonostante sia molto alto), i sintomi saranno più lievi e si esauriranno in minor tempo. «Offrire l’opportunità della vaccinazione al milione e 800mila donatori periodici e associati del sangue – aveva detto qualche settimana fa il presidente di Avis Nazionale Gianpietro Briola – significa, come già accaduto nel 2009 in occasione della pandemia influenzale da virus A/H1N1, poter meglio garantire la continuità della disponibilità delle donazioni, sulla base di una necessaria e puntuale programmazione, considerando che i donatori di sangue sono a tutti gli effetti degli operatori del Servizio sanitario nazionale».