Si è diffuso qualche allarme nei giorni scorsi a causa dell’individuazione di un caso di contagio di West Nile Virus a Legnano. La prassi in queste circostanze prevede la segnalazione del fatto alle istituzioni, che provvedono a mettere in atto delle disinfestazioni straordinarie per eliminare il principale vettore del virus: le zanzare. Non c’è motivo di preoccuparsi comunque, da tempo è in atto un programma di monitoraggio a livello nazionale e soprattutto nelle zone in cui il virus è più diffuso, cioè Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.
Come ha tenuto a specificare il direttore sanitario di Avis Legnano, Salvatore Esposito, il sangue raccolto da Avis è assolutamente sicuro: «Riconfermiamo la massima sicurezza garantita dalle nostre procedure di controllo – ha detto Esposito –. Dal momento che in questo periodo la provincia di Milano è fra quelle interessate dalla presenza del West Nile Virus, su tutte le sacche di sangue donato vengono effettuati gli opportuni controlli. E, prima che il virus facesse la sua comparsa nella nostra provincia, erano sottoposti ai controlli anche tutti i donatori che avevano soggiornato in altre zone a rischio».
Il West Nile Virus, dicevamo, si diffonde principalmente attraverso le zanzare, che oltre agli umani possono infettare altri mammiferi, come i cavalli (proprio un’epidemia tra cavalli in Toscana fu l’occasione in cui per la prima volta fu isolato il virus in Italia, nel 1998). Secondo un’interessante ricerca, la sua diffusione in Italia avrebbe seguito il corso del Po e dei suoi affluenti che, come sa bene chiunque ci sia stato, creano un ambiente particolarmente favorevole al proliferare degli insetti. Ad “aiutare” la diffusione sono anche gli uccelli, che fanno da “serbatoio” per il virus. Esso, è bene precisarlo, non si diffonde da persona a persona, ma solo attraverso il suo vettore.
Che fare dunque per evitare il contagio? La misura più ovvia, come suggerisce anche l’Istituto Superiore di Sanità, è «evitare la puntura di zanzare». Cosa a cui chiunque aspira, data la particolare fastidiosità delle punture. Seguono consigli più specifici: «All’aperto, utilizzare con moderazione repellenti cutanei per uso topico attenendosi scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti e, dal crepuscolo in poi, indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze). Nei luoghi chiusi, si consiglia di alloggiare in stanze dotate di impianto di condizionamento d’aria o, in mancanza di questo, provviste di zanzariere alle finestre e alle porte d’ingresso, avendo cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse e, nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni, è consigliabile utilizzare spray a base di piretro o altri insetticidi per uso domestico, oppure diffusori di insetticida elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi».
Quest’anno si stanno verificando più casi di West Nile Virus rispetto allo scorso anno, come mostrano i bollettini dell’ISS: nel 2017 si sono registrati 55 casi umani in tutto, nel 2018 siamo a 365. «Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica (non presenta sintomi, non dà segno di sé) – spiega su Focus la giornalista scientifica Chiara Palmerini – ma nel 20 per cento circa dei casi il virus può provocare una sindrome con febbre, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari. In una percentuale ancora minore, attorno all’uno per cento, può dare sintomi più gravi, dal disorientamento alla debolezza muscolare, fino alla paralisi e al coma, con danni neurologici a volte permanenti. In un caso su mille può provocare una gravissima encefalite».
Con l’occasione Avis Legnano ricorda che le analisi effettuate sono una garanzia non solo per chi riceve il sangue donato, ma anche per i donatori. Da alcuni anni sul sangue di tutti i donatori viene effettuato un test specifico per verificare se la persona ha contratto il virus.
Se siete donatori di Avis Legnano, qui trovate i nostri contatti. «Chi decide di diventare donatore Avis – ha spiegato Esposito –, oltre a fare un gesto di grande valore civile ed etico, ha anche la garanzia di essere sottoposto a periodici controlli per la propria salute. Rinnovo quindi a tutti i cittadini l’invito a donare il sangue, gesto importantissimo per la nostra comunità».
(Foto di Nagesh Jayraman su flickr)