di Federico Caruso

Jessica Wade pubblica profili Wikipedia di donne impegnate nella scienza e nell’ingegneria, con cadenza quasi quotidiana, dal 2017. Secondo quanto dichiara in un’intervista rilasciata al New York Times, finora ne ha scritte circa 670. Wade è una fisica britannica, e la prima voce che ha aggiunto è stata quella di Kim Cobb, una climatologa che studia le stalagmiti e i coralli.

Women in Red e WikiDonne

Secondo Women in Red, le voci di Wikipedia in lingua inglese dedicate a donne sono poco meno del 18 per cento. Nel 2014, anno in cui è nato il progetto, erano il 15 per cento. Con “in Red” (in rosso) si intendono quei link presenti su Wikipedia che rimandano a pagine che non esistono ancora. L’obiettivo del progetto è di portare quei link dal rosso al blu, cosa che avviene quando la pagina di riferimento si popola di contenuti. Il progetto ha una sua incarnazione italiana, WikiDonne, che e ha la stessa finalità ma per le pagine in lingua italiana. Chiunque può contribuire, purché rispetti le linee guida di Wikipedia sulla pubblicazione di nuove voci. Per avere un’idea di quali pagine siano in attesa di essere scritte si può consultare questo elenco, non aggiornatissimo (molte voci sono già blu infatti). Se ve la cavate con l’inglese, sulla pagina di Women in Red trovate un elenco più completo delle voci di scienziate mancanti, che volendo potete riordinare per Paese cliccando su “country of citizenship”.

Perché Wikipedia

«La nostra scienza può dare benefici all’intera società solo se è fatta dall’intera società. E attualmente non è così». Questa l’interessante (e amara) considerazione di Wade, che la motiva nella sua instancabile attività di pubblicazione. «La versione inglese di Wikipedia registra 32 milioni di visualizzazioni di pagina al giorno – ha spiegato –, e la maggior parte dei contenuti (circa il 90 per cento) è creato da uomini bianchi del Nord America. Questo ha un impatto sulla qualità e quantità di biografie di donne, e in particolare donne di colore, che vengono pubblicate sulla piattaforma». Wade è consapevole del fatto che Wikipedia ha un ruolo nell’influenzare la percezione di ciò che le persone pensano a proposito della scienza, del suo ruolo e della sua natura. Wade non fa tutto da sola, ma collabora con Maryam Zaringhalam, comunicatrice scientifica. Insieme hanno organizzato diversi “editathon”, ossia delle sessioni di lavoro in cui un gruppo di persone si ritrova fisicamente per aggiungere e migliorare voci di Wikipedia seguendo un certo tema o delle particolari fonti. Per chi fosse interessato, fino al 30 agosto è possibile iscriversi alla Summer School organizzata a Milano da Wikimedia Italia. Il corso si svolgerà dal 9 al 13 settembre, costa 250 euro, e nel programma prevede alcuni editathon.

(Foto di Cary Bass-Deschenes su flickr)