Ci risiamo. Arriva l’estate e il “laboratorio Avis Legnano”, lungi dall’andare in vacanza, se ne esce con la nuova veste grafica di ZeroNegativo. Un’idea alla quale stavamo lavorando da tempo, e che ora siamo pronti a mostrare. Per il momento solo un cambio d’abito, un’impostazione più fresca e ordinata, un logo più professionale per una piattaforma che ormai da un anno e mezzo propone notizie e riflessioni che inducano i nostri lettori a pensare. Da non confondere con la ben diversa e criminosa pratica dell’inculcare un pensiero già preconfezionato.

I nostri articoli sono pieni di punti di domanda, cerchiamo risposte che rispecchino la nostra visione del sistema sangue, del terzo settore, dell’attualità, della cultura, della politica. Ma tali risposte ci arrivano sempre in forma indiretta, mediata, tra le righe. Diverso sarebbe il discorso se alla nostra voce se ne unissero altre, ed è per questo che ancora una volta rilanciamo il concetto di rete. ZeroNegativo è uno spazio aperto (per quanto organizzato e con una linea editoriale ben definita), un megafono attraverso il quale si possono filtrare messaggi importanti da indirizzare a chi con le proprie decisioni influenza la quotidianità di noi associazioni, ma anche di noi cittadini.

Venerdì lanciavamo una provocazione quando riportavamo il comunicato stampa del Forum del terzo settore, dicendo che noi il tetro scenario attuale l’avevamo prefigurato con largo anticipo, ma al nostro messaggio è mancata la forza che gli avrebbe dato una partecipazione larga e collettiva. Quella stessa notizia è diventata vecchia il giorno dopo (la legge spietata dell’obsolescenza colpisce anche sul web), quando si annunciava che in Senato sarebbero stati approvati degli emendamenti che “salverebbero” il non profit. Tutto da vedere ovviamente, ma almeno, a colpi di comunicati e di azioni concrete (come quella annunciata dal Forum) si è riusciti a evitare il baratro. O forse solo a spostarlo un po’ più in là.

Abbiamo iniziato parlando di grafica e ci troviamo immersi nella realtà tangibile dell’attualità. Ci perdonerete, deformazione professionale. La riflessione era doverosa, ma tornando alla struttura del blog vi invitiamo a esplorare il nuovo sito sviluppato da Sergio Caruso, e a tornare a leggerci nei prossimi giorni, perché le sorprese non sono finite: è in arrivo una nuova rubrica che porterà una sferzata di colore (e di buonumore) a queste pagine. A breve parleremo poi di social network, anche da quel punto di vista sono in arrivo delle novità, che vi sveleremo quando saremo pronti. Ormai siamo nella rete, e di certo preferiamo giocare la parte del ragno, piuttosto che della mosca.